Il Verona alza bandiera bianca, come l’inedita, per il campionato, maglia usata ieri sera. La squadra di Pecchia perde un altro scontro diretto dopo quello con il Crotone. Questo col Sassuolo fa ancora più male, perchè a gennaio c’era il tempo per recuperare, ora non più.

DANZI A SORPRESA. Pecchia lascia fuori Buchel e fa esordire Andrea Danzi, il capitano della squadra Primavera. Alla fine “el bocia“ sarà l’unico a strappare la sufficienza. Uno tosto, com’è la gente di San Martino Buon Albergo, dove è nato. Viene rispolverato Zuculini e «perdonato» Verde, mentre dietro si abbassa Romulo. Ferrari fa il centrale al posto dello squalificato Caracciolo. Insomma la solita girandola di Pecchia, confinato tra limiti tecnici e di risorse.

FARES ANCORA PUNTA. Se fuori casa, dove il franco-algerino ha più campo, in casa sembra assurdo insistere su «Momo» nel ruolo di attaccante centrale. È una «Pecchiata» bella e buona. Cosa si vuol dimostrare? Il ragazzo ha doti importanti, d’accordo. Fares ha un bel sinistro ma soprattutto gamba, corsa e allungo. Un motore di fascia ma là davanti, in mezzo, fatica a girarsi e non ha la capacità tecnica e fisica per fare la sponda o innescare uno scambio pericoloso al limite dell’area di rigore. Lui la porta non può averla alle spalle. Acerbi lo fermava fumandosi una sigaretta, proprio quando Cerci lo malediva per un pallone non ritornato o un passaggio errato. Solo quando è stato riportato sulla sinistra nel primo tempo, il giocatore ha risposto in modo adeguato. Ma perchè non partire con Cerci? O al limite schierare il giovane Tupta della Primavera. Almeno ha i movimenti da punta centrale e non da esterno alto o basso come Fares.

KEAN E GLI ALTRI PRESTITI. Il Verona sta perdendo tutte le scommesse anche se la matematica non lo condanna ancora. Troppi i giocatori ammaccati giunti all’Hellas e troppi i prestiti. Non è un mistero che Kean, ancora convalescente, giocherà, pare, solo dopo l’ok della Juve che ne detiene il cartellino. E allora dove andare?

NICOLAS,MANI DI FORBICE.Sono quelle che hanno tagliato a pezzettini l’ultima carta buona per restare in serie A. Un’uscita imbarazzante quella del portiere brasiliano che pure aveva tenuto in piedi con tre interventi la baracca gialloblù, fino al gol di Lemos. Lui è un bravo ragazzo, ma forse sente il peso delle 61 reti prese finora, visto che 3 le ha rimediate pure Silvestri a Benevento.

VUKOVIC COME GLI ALTRI.Nella serata di ieri è apparso mediocre pure «Vuko» che fino a qualche partita vestiva i panni di Ministro della difesa. Forse si sta adeguando al resto del gruppo come ha fatto male Ferrari. Uno, due buchi clamorosi durante il match e quella corsa in orizzontale, non assista dai compagni, che ha fatto perdere la pazienza a tutto il Bentegodi.

MISTER, PERCHE’? Fabio Pecchia è stato un ottimo calciatore ed è una persona intelligente ma ormai sembra essere in confusione. I giocatori faticano a seguirlo e non è che sia aiutato molto neppure in panchina. L’anno scorso riportò il Verona in serie A ed è stato molto bravo, soprattutto nel rivitalizzare un ambiente depresso. Quest’anno ha sbagliato fin da subito ad accettare una, due, tre o quattro scommesse e non è riuscito a gestire i «casi» Bessa e Pazzini. «Spacca» e incolla i giocatori come fossero pedine del Subbuteo, ma non è questa la gestione corretta. Non lo diciamo noi, lo dicono le 22 sconfitte, molte delle quali dopo prestazioni vergognose. Ci crede ancora, forse finchè la matematica non lo condanna. Il suo Verona in A sta facendo peggio di quello di «Beppone» Chiappella e Egidio Calloni, anzi, almeno quello un centravanti che segnò sei reti, l’aveva. Lui non ha tutte le colpe della situazione, ci mancherebbe, ma perchè andare ancora avanti con questa guida tecnica? Perchè il club non interviene? Così sembra essere un atteggiamento provocatorio verso i tifosi gialloblù, più che una linea di un club di serie A

Sezione: Focus / Data: Gio 19 aprile 2018 alle 12:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Anna Vuerich
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