Un blitz durato un quarto d'ora. Lontano da taccuini e telecamere, Maurizio Setti ha voluto parlare allo staff tecnico e soprattutto ai giocatori nel quartier generale di Peschiera. "Il presidente", rivela l'allenatore Grosso, "non sarà a Benevento per un impegno lavorativo, ma ha voluto infonderci coraggio e serenità. Una visita molto gradita".

BIVIO BENEVENTO "Sono convinto che andremo ad affrontare una squadra con ottime qualità", ha continuato Grosso, "una sfida fra due formazioni che al momento non si trovano in testa alla classifica, ma ci vogliono tornare. Mi auguro che il Verona faccia una bella partita e inizi a risalire. Bivio? Sì, gara molto importante, deve valere una svolta".

LAVORO INTENSO In una campionato che si è riscoperto finora meno mediocre del previsto, le difficoltà delle tre retrocesse dalla Serie A ne sono una testimonianza, il Verona vorrebbe finalmente svoltare. Quale occasione migliore di Benevento?
"Il gruppo non è ovviamente felice di quello che ha raccolto finora. Tutte queste soste non aiutano certo una squadra completamente nuova come la nostra, però abbiamo lavorato bene in queste due settimane. I punti a disposizione sono tantissimi, il nostro obiettivo è guardare partita dopo partita già da domenica, consapevoli della difficoltà della sfida ma anche delle nostre qualità. Per quanto mi riguarda", prosegue il mister, "vivo la partita come cerco di farla vivere alla squadra. In modo lucido, con la consapevolezza di non essere felici per il momento che stiamo passando, ma anche che potremmo tornare ad esserlo. Per questo abbiamo lavorato con grande intensità".

QUESTIONE DI FIDUCIA Mister Grosso appare sereno. Scambia qualche battuta con il diesse Tony D'Amico e poi affronta il discorso facendo un giro più ampio.
"Eravamo partiti bene", spiega Grosso, "poi i risultati ci hanno condannati, ma non certo per le prestazioni. Può capitare e certo non neghiamo le nostre responsabilità, però forse abbiamo pagato qualcosa in più". Ad esempio? "Attorno alla squadra non avevamo questo grandissimo appoggio per tanti motivi, credo anche pregressi. E siamo arrivati al momento molto difficile della partita col Palermo. Tutta la settimana prima dell'incontro con i rosanero sono stati giorni difficili per la società, i ragazzi, gli stessi tifosi e la città di Verona, tutta.
Resto però convinto che con la serietà e la voglia che hanno dimostrato i ragazzi durante gli ultimi allenamenti possiamo davvero risalire la china. Il torneo è ancora molto lungo
".
Qui Grosso appare sincero e convinto, molto più delle "maschere" che a volte indossa nei dopo partita. Questione forse di carattere e di estrema difesa del gruppo. "Noi vogliamo riconquistare i tifosi e ricreare insieme a loro quell'entusiasmo che è alla base per un gruppo nuovo e già pieno di responsabilità. Anche per colpa sua, ci mancherebbe".
Insomma, Grosso assomiglia più ad un capitano che ad un allenatore. Le scelte però le farà, eccome. "Qui sono tutti utili. Kumbulla e Bianchetti metteranno minuti nelle gambe con la Primavera, mentre Calvano sa che non c'è nessuna preclusione nei suoi confronti. Decide come sempre il lavoro fatto in settimana".

PAWEL COME WLADY L'augurio per Dawidowicz sarebbe quello di ripetere la carriera di Zmuda, stopper e libero polacco fra i più presenti nella storia dei mondiali. In gialloblù giocò poco o niente a causa di vari interventi chirurgici alle ginocchia. "Sì, se mi chiedete se Dawidowicz giocherà in difesa, vi dico di sì", conclude mister Grosso, "un altro che partirà sarà Di Carmine, mentre a metà campo vedremo chi sostituirà Colombatto. Ho tante alternative. Il Benevento è una squadra molto forte con grandi individualità. Sarà una partita molto tirata e di alti contenuti. Vogliamo fare bene".

Sezione: Focus / Data: Sab 08 dicembre 2018 alle 12:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Anna Vuerich
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