L’Hellas prova a impiegare il doppio “cervello” per avanzare in Coppa Italia e preparare il campionato. Fabio Grosso ha impostato il piano tattico con la Juve Stabia e valuta di riproporlo anche domani, in trasferta con il Catania: “Partita tosta, e questo è un aspetto positivo - dice il tecnico -, perché capiremo a che punto siamo”. Per vincerla lo spunto passa anche per un binomio di centrocampo che assicura al Verona fosforo e atletismo. Il ticket corrisponde ai profili di Samuel Gustafson e Liam Henderson.

INTESA Si sono suddivisi e scambiati i compiti a seconda dell’occorrenza, domenica al Bentegodi. Uno a costruire, l’altro a contrastare, e viceversa. Entrambi hanno una struttura muscolare, più marcata in Gustafson. Henderson è agilissimo nel tocco: “Possono alternarsi nel ruolo di play. Il nostro obiettivo è giocare sempre palla, farla girare”, chiarisce Grosso. La dimostrazione è arrivata, puntuale, negli assist che Henderson ha fornito a Pazzini e a Di Carmine per il terzo e il quarto gol del Verona con la Juve Stabia. Regia e interdizione: questa la richiesta che Grosso ha fatto, nel 4-2-3-1 utilizzato al debutto della stagione ufficiale. L’intesa è sbocciata. Ora andrà verificata nella gara del Massimino, di fronte a un centrocampo maturo, con “marinai” dalle lunghe navigazioni quali Biagianti e Lodi: “Il Catania ha esperienza, ci aspetta un test difficile”, ammonisce Grosso.

TALENTO In comune. Gustafson e Henderson, non hanno solamente la posizione. A caratterizzarli è il talento, la facilità nella distribuzione del gioco, la grande corsa e la naturale tendenza all’inserimento offensivo. A gennaio si sono misurati con la Serie B. Gustafson l’ha fatto dopo essere stato girato in prestito dal Torino al Perugia; Henderson, invece, passando al Bari dal Celtic Glasgow.
A suon di ottime prestazioni hanno contribuito al raggiungimento della qualificazione ai playoff delle rispettive squadre. Negli spareggi sono arrivate due eliminazioni, con Venezia e Cittadella.
A Verona l’obiettivo è dare la scalata alla promozione insieme. Intanto, con l’Hellas, hanno ritrovato vecchie (si fa per dire) conoscenze: Gustafson ha riabbracciato Di Carmine, mentre la batteria degli ex Bari è foltissima, con Henderson che è entrato in un gruppo in cui ci sono Cissé, Balkovec e Marrone. Più, ovviamente, Grosso, che dice: “Liam è giovane ed ha qualità. Mi auguro che possa diventare importantissimo per noi”.

CAMBIAMENTI Se con Henderson e Gustafson è stata rielaborata la mediana – in cui, nella formula a 3, spicca la fantasia di Laribi -, è anche per i cambiamenti che sono stati effettuati in sede di mercato. Del Verona dell’anno passato è rimasto, pure in questo reparto, poco o nulla. Ancor di meno resterà se verrà completata la cessione di Fossati, cercato dallo Spezia, ma per cui c’è un’offerta dell’Hajduk Spalato. Non si muoverà Calvano, che ha rinnovato con l’Hellas fino al 30 giugno 2021 (da verificare la sua disponibilità per Catania a causa di una caviglia in disordine). In rosa c’è Zaccagni, che ha assorbito l’infortunio che l'ha messo fuorigioco dall’autunno scorso e, a febbraio, l’ha costretto a operarsi al tendine rotuleo sinistro. Inoltre, Grosso aspetta Danzi, che ha dovuto fermarsi per recuperare da alcune noie fisiche.
Il Verona ha due cervelli, ma con lui, diciannovenne con una consistente dote di classe, già schierato in A, potrebbe trovarne un terzo. E attenzione a Saveljevs, lettone dai piedi morbidi: a centrocampo c’è il futuro dell’Hellas.

Sezione: Focus / Data: Sab 11 agosto 2018 alle 14:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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