Un po’ di cinema all’anagrafe, con quei nomi che richiamano un paio di attori. Raul come Bova (anche se il «nostro» è scritto Raoul), Ryder come Winona. Asencio-Matos saranno attori protagonisti oggi pomeriggio in Benevento-Verona, sfida non da Oscar certo. Ma nemmeno da risate come fosse un «cinepanettone» perché qui da ridere c’è ben poco tra campani e veneti che nelle ultime cinque «recite» sul palco hanno ottenuto solo cinque punti ciascuno.

PUGILE Asencio contro Matos. Il figlio di un pugile da un lato, amante dei videogiochi (azione possibilmente, come ha postato su instagram impegnato con «God of War»), padre spagnolo e madre brasiliana. Fino agli 11-12 anni tira di boxe, poi prova con il calcio. «Cominciò tutto per caso» (commedia del 1993 con Margherita Buy e Massimo Ghini) sarebbe stato il film se invece che Raul fosse stato Raoul.

SERIE TV Matos è di Seabra, Brasile. A Firenze ha stretto amicizia soprattutto con Empereur, ora compagno nel Verona, e Borja Valero. Negli anni si è affezionato alle serie tv e adesso vive a «pane, Netflix, pallone e famiglia». Produzione preferita? «La casa di carta (La casa de papel)». Winona è più da cinema che da televisione anche se nel 2001 ha messo la faccia in una puntata di «Friends». Se Ryder fosse stato Winona e non Matos, magari avrebbe recitato ne «Il dilemma» di Ron Howard con Vince Vaughn. «Essere o non essere»? No, segno o non segno?

Sezione: Focus / Data: Sab 08 dicembre 2018 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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