ROMA:

Alisson Becker s.v.: nessun intervento da segnalare.

Alessandro Florenzi 8: gioca il primo pallone con una rabbia agonistica incredibile covata per quasi un anno. Sta in campo come se non fosse mai rimasto fuori, tra discese sulla destra ed un assist a Dzeko che canta.

Kostas Manolas 6: serata di ordinaria amministrazione, cerca fortuna sui calci piazzati. Dietro non si passa. (dal 79’ Hector Moreno s.v.)

Federico Fazio 6: vedi sopra, il solo Kean non ha le armi per fare male ed il Verona non mette mai piede in area, tranne quando Pazzini segna in fuorigioco.

Aleksander Kolarov 6,5: sempre presente in fase di spinta, pericoloso su punizione, decisivo con l’assist a Dzeko sul 3-0.

Lorenzo Pellegrini 7: che impatto e che personalità. Gioca come se fosse da sempre in questa squadra, la bandiera bianca del Verona lo agevola ma fa tante cose e tutte giuste, compreso provocare l’espulsione di Souprayen.

Daniele De Rossi 6: taglia e cuce per tutta la partita, senza che nessuno gli dia fastidio. Spende un giallo su Pazzini nel finale.

Radja Nainggolan 6,5: torna al gol al termine di un’azione bella e manovrata, in fase di inserimento è più puntuale del Natale. (dal 75’ Patrik Schick 6: Vuole lasciare il sigillo sul match e ci prova dopo meno di un minuto).

Cengiz Ünder 6,5: mezzo punto in meno per l’occasione sprecata sul 3-0, che poteva impreziosire una serata molto positiva. Lavora bene sulla fascia, sempre frizzante e pericoloso, colpisce un palo in apertura. (dal 75’ Gerson sv)

Edin Džeko 7: bene i due gol, molto bene, ma sono tanti anche quelli che sbaglia, alcuni facili per uno come lui. In quanto a percentuale realizzativa, può ancora crescere.

Stephan El Shaarawy 6: nella ripresa è devastante ma, alla pari di Dzeko, davanti alla porta gli tremano le gambe e non segna mai.

All. Eusebio Di Francesco 6,5: facendo la tara con il valore e la prestazione del Verona, la Roma è molto attiva e propositiva, in crescita. Ottiene risposte ottime da Florenzi, Pellegrini ed Under.

 

HELLAS VERONA:

Nicolas 6,5: con diverse parate nel secondo tempo rende meno evidente un passivo che poteva essere davvero pesante.

Alex Ferrari 4: è lui a tenere Nainggolan in gioco sul primo gol, con una giocata difensiva discutibile. Non ne fa una giusta, si fa male per due volte e la seconda in maniera buffa, quando è Fossati a calciare la sua caviglia nel tentativo di rinviare.

Martin Caceres 5: nel primo tempo è l’unico difensore a darsi un tono, nella ripresa viene trafitto e spettinato a più riprese da El Shaarawy.

Thomas Heurtaux 5: Dzeko lo porta a spasso per tutto il primo tempo e lui effettivamente fa fatica. Ha il passo pesante e già al nono minuto rischia un fallo da rigore (con possibile espulsione): per sua fortuna Dzeko resta in piedi.

Samuel Souprayen 4: lui come il compagno di reparto Ferrari, che a pari merito potrebbe essere premiato come peggiore, non ne azzecca una. Souprayen con l’aggravante dell’espulsione ingenua al 21’ della ripresa.

Daniel Bessa 6: cerca di recitare il Vangelo nel deserto, ma nessuno lo ascolta e nessuno lo segue. Nel primo tempo riesce a non naufragare provandoci da lontano, poi si adegua allo spirito remissivo.

Marcel Buchel 5: ha passato serate migliori, la biglia è sempre tra i piedi dei pari ruolo della Roma e lui resta a guardare. È il primo ad essere sostituito. (dal 58’ Daniele Verde 6: gioca nello stadio in cui è cresciuto e prova a mettersi in mostra, senza esito).

Bruno Zuculini 4,5: nervoso, falloso, pericoloso sia per gli avversari che per i compagni di squadra, a causa di qualche disimpegno da brividi. (dal 75’ Marco Ezio Fossati s.v.)

Mattia Valoti 5: leggerino, saltato agevolmente da Florenzi sull’azione del 2-0, viene travolto dalla mediana giallorossa.

Romulo 6: quantomeno non affonda, corre avanti ed indietro sulla fascia con grande ritmo e voglia di sacrificio.

Moise Kean 5,5: la realtà è che più di così, in una partita del genere, non gli si poteva chiedere. Servito poco e male, non demerita nemmeno. (dal 64’ Giampaolo Pazzini 6: qualcuno salvi il soldato Pazzini, entra a crea più di tutto il Verona nel resto della partita. Segna anche, ma gli viene giustamente annullato).

All. Fabio Pecchia 4: Senza timore di essere esagerati, presenta una squadra inadeguata più in termini di organizzazione che di interpreti. Difesa scollata, atteggiamento pessimo, idee nulle: c’è tanto, tantissimo lavoro da fare. A partire proprio dall’allenatore, che non sembra averci capito molto.

Sezione: Focus / Data: Dom 17 settembre 2017 alle 12:30 / Fonte: Eurosport
Autore: Giorgia Segala
vedi letture
Print