Quello di Davide Astori sembra "un caso di morte improvvisa che purtroppo può verificarsi anche in osservazione di tutte le procedure di controllo. L'unica arma di prevenzione in questo caso, è costituita dai defibrillatori moderni di cui ci si dovrebbe dotare in modo sempre più capillare": lo ha detto all'Agi il professor Filippo Crea, direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Gemelli Roma.

"Gli atleti in Italia sono molto ben controllati, abbiamo una medicina sportiva molto attenta e invidiabile. Purtroppo, però, i casi di morte improvvisa sono molto imprevedibili, possono nascondersi patologie congenite non facilmente individuabili. Potrebbe essersi trattato di una miocardite".

In generale, però, Crea sottolinea l'importanza dell'uso dei defibrillatori, "perché quando sarà capillare la loro diffusione, molti casi di morte improvvisa diminuiranno. Ci sono i defibrillatori intelligenti, quelli che salvano la vita se tenuti a portata di mano. Proprio perché non è assolutamente possibile escludere un evento simile. Bisogna attrezzarsi contro la morte improvvisa. Gli atleti sono controllati ma può capitare, magari è sfuggito qualcosa o proprio non si poteva prevedere".

Sezione: Focus / Data: Dom 04 marzo 2018 alle 17:00 / Fonte: agi.it
Autore: Giorgia Segala
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