"Lo stadio che ribolle", la cornice descritta dal Corriere di Verona oggi riguardando alla partita di ieri sera tra Verona e Cittadella. Sì, perché la squadra scaligera ha messo a tappeto gli avversari con quattro reti (di cui un rigore) ed è tornata ai box a testa alta per diversi motivi.
In primis, il Capitano (la maiuscola è d'obbligo) Giampaolo Pazzini si è ripreso i suoi spazi e ha dimostrato a tutti, soprattutto a Fabio Grosso, di che pasta è fatto. Che rimanga in panchina per una, due, tre, quattro o più partite non cambia le sue prestazioni: la qualità e l'esperienza sono e sempre resteranno quelle, e si vedranno subito appena lui scenderà in campo di nuovo.
Come secondo motivo d'orgoglio, c'è da dire che Silvestri non ha lasciato passare nessun pallone. La sua porta è rimasta inviolata e lui è uscito dal campo soddisfatto del suo operato.
Infine, tutti i giocatori hanno giocato come un unicum, una squadra, un gruppo. Forse per il ritorno di Pazzini, forse per un Bentegodi carico, forse per queste e altre ragioni. Ciò che importa è che finalmente il Verona ha giocato dimostrando il suo vero valore.
"L'autostima gialloblù è salita", si legge nell'articolo del Corriere. Speriamo che sia veramente così e che domenica i toni della gara siano gli stessi.

Sezione: Focus / Data: Ven 28 dicembre 2018 alle 09:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Anna Vuerich
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