E' stato il capitano della formazione gialloblù che vinse il campionato nel 1984-85, ma è stato anche protagonista con più di 80 presenze con la maglia bianconera. Non c'è nessuno meglio di Roberto Tricella per presentare al meglio, ai nostri microfoni in esclusiva, quel che sarà Verona-Juventus:

Roberto, quali sono le tue sensazioni sulla partita di domani del Bentegodi?

"Purtroppo per il Verona, la Juventus non è il Milan (ride ndr) e le chance sono veramente molto poche. Queste partite vengono sempre decise dal come i bianconeri affrontano la partita: se l'affrontano nel giusto modo non ci sono chance per gli avversari, se la dovesse affrontare con delle difficoltà potrebbe gioirne la squadra allenata da mister Pecchia. I valori in campo sono totalmente diversi".

Quali saranno i pericoli più grandi per questa Juventus?

"Sinceramente non vedo grandi pericoli per i bianconeri, forse Bessa sui calci di punizione. Sicuramente Moise Kean vorrà fare bella impressione, ma se la Juve giocherà da Juve non ci sarà scampo per il Verona".

Ai tuoi tempi Verona-Juventus valeva posizione alte di classifica, mentre ora siamo ad una sfida testa-coda. Come mai è avvenuto questo?

"Obiettivamente, una città come Verona non ha la capacità di rimanere ad alti livelli per più anni. Anche la Juventus ha trascorso sette anni in cui non vinceva, ma arrivava quarta o quinta. I gialloblù hanno vissuto otto anni fantastici, poi sono tornati alla loro dimensione che tutti noi conosciamo. E poi c'erano dei giocatori bravi che esplodevano per poi esser venduti, venivano rimpiazzati con giocatori giovani che spesso non riuscivano a giocare in egual modo. Verona è una bellissima città, di snodo che dovrebbe rimanere in Serie A come accade al Chievo che fa degli investimenti mirati per riuscirci".

Sezione: Ex gialloblù / Data: Ven 29 dicembre 2017 alle 18:00 / Fonte: Tuttojuve.com
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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