Questo il Verona che battè il Benevento per 4 a 2: Garella (Spuri dal ’65) Ferroni, Marangon.L, Volpati, Fontolan, Briegel, Turchetta, Bruni, Marangon.F, Di Gennaro, Elkjaer. Allenatore Bagnoli. Era il 22 agosto del 1984 e c’era qualche problemino di natura fisica visto che non scesero in campo in tre titolari: Tricella, Fanna e Galderisi. A questi andava aggiunto Gigi Sacchetti ancora alle prese con la rieducazione dopo l’operazione al ginocchio. Furono sufficienti però per ottenere i primi due punti, allora era così, del girone di Coppa Italia. Già nel primo tempo i gialloblù erano avanti per 4 a 1. Il Benevento militava in serie C e fra le sue fila fra i giocatori più noti erano Abate, Bocchino e De Biase. In panchina c’era Giuseppe Materazzi, papà del Marco «mondiale». Alla fine i gialloblù avrebbero vinto il loro girone con 9 punti e sarebbero arrivati sino alla semifinale persa ai tempi supplementari con l’Inter, ma quella squadra aveva vinto la cosa più importante: lo scudetto.

IL REDUCE. «Ah, ah» sorride Domenico Volpati, «sono proprio un reduce. Sono andato a correre ed ho male dappertutto. Cosa volete sapere? Il Benevento? Ricordo poco però...». E in quel però noi ci andiamo come il coltello nel burro: «Guarda Briegel così così, ma Elkjaer non diceva nemmeno ciao all’epoca. Eravamo appena scesi dal ritiro.Quella era la nostra prima gara in casa davanti al nostro pubblico. Era una serata calda ma capimmo subito rispetto all’anno precedente che la squadra si era rinforzata». Da cosa? «Su un calcio d’angolo o una punizione non ricordo» prosegue Volpati, «Briegel andò su di testa con gli avversari. Erano tre, li stese tutti. Le risate con “Maranga“ (Luciano Marangon) tornando a metà campo. Giuro sembrava un cartone animato».

Domenico Volpati si è rivisto alla presentazione del riestyling del bus dell’Hellas nella sede dell’Atv. Il discorso si sposta avanti di trentatrè anni perchè questa sera la musica è totalmente diversa. «Eh sì» racconta il «Volpe». Scuote il capo e guarda verso Cerci fermo a pochi metri a parlare con mister Pecchia. «Molto dipenderà da lui» ci rivela l’ex scudettato col Verona. «Cerci a Torino ha spostato gli equilibri. L’Hellas avrebbe meritato di passare in vantaggio e se ci fosse riuscita, forse, avrebbe anche potuto vincere la partita. Il calcio poi è strano e si è ritrovata sotto di due gol. Lì è risalito in cattedra Cerci. Col Benevento dipenderà molto da lui».

Volpati ha già individuato chi potrebbe spaccare la gara questa sera. «È un incontro da vincere a tutti i costi, perchè sarà pure uno scontro diretto e alla fine pesano, non si sa mai. I gialloblù ci riusciranno se avranno pazienza e non mostreranno il fianco al contropiede del Verona». Già, perchè da Benevento arrivano segnali molto forti con un’intera città, società ovviamente compresa, che parla di un nuovo inizio per le «Streghe giallorosse». Volpati scrolla le spalle. «È chiaro che la pensano così ma loro sono messi peggio del Verona. Hanno un buon impianto di gioco però devono ancora fare un punto in questo campionato e poi l’esperienza conta qualcosa. È vero che Pecchia ha tanti giovani però ci sono pure i vari Pazzini, Cerci, Caceres, Heurtaux e Romulo».

FAN DI VERDE. Molto carico in questi giorni di vigilia è apparso anche Daniele Verde che a Volpati piace molto. «Proprio così. Quel ragazzo ha dei numeri e poi è l’unico che cerca sempre l’uno contro uno in velocità. Ditegli che non si snaturi e provi sempre a dribblare. Ne vedo pochi in giro e l’Hellas ne ha senza dubbio bisogno». Eccolo qui Volpati che stasera: «Se Fanna mi invita vengo, altrimenti la vedo da casa e non faccio le ore piccole per tornare qua in montagna».

Lui al Verona è ancora molto legato. «Ci mancherebbe, poi adesso con l’associazione degli ex ci stiamo dando da fare. A volte vengono giù pure Elkjaer e Briegel. Meglio che il tedesco venga giù lui». Perchè Volpe? «Perchè l’ultima volta sono andato a Kaiserlautern e mi hanno riempito di birra. Non ho il loro fisico, meno male che c’erano tante piante lì all’aperto le ho ubriacate quando di nascosto Hans Peter non mi vedeva. Dai un saluto a tutti i tifosi gialloblù e forza Verona».

Sezione: Ex gialloblù / Data: Lun 16 ottobre 2017 alle 09:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Camilla Dalloco
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