Nel luglio 2017 il quotidiano "La Stampa" scriveva: "Arrivano Cassano e Cerci: Verona punta sul revival". Che poi il primo non sia mai arrivato, è un'altra storia, però Alessio Cerci aveva portato aria di speranza e solidità in un Hellas che aveva bisogno di certezze.
Nella stagione col Verona non aveva reso quanto avrebbe potuto, per cui a fine annata l'ala italiana aveva ricevuto varie proposte, anche per rimanere in patria col Frosinone, ed era poi partito per l'Ankaragucu.

Con Cerci si era trasferito anche Thomas Heurtaux, difensore francese poco impiegato dal club di via Francia, ma forse più famoso a Verona per la frase della moglie che aveva promesso spiegazioni a fine campionato 2017/2018 in merito alle poche presenze in campo del marito. Le spiegazioni non sono mai arrivate.

Insieme, i due giocatori ex gialloblù erano quindi partiti per la Turchia, alla volta dell'Ankaragucu, squadra che milita in prima categoria. Non sapevano però a cosa andavano incontro, perché da ben sette mesi entrambi non ricevono lo stipendio e sono poi stati messi fuori rosa con la fine del calciomercato invernale.
Cerci era stato molto pubblicizzato dal club turco (si ricorda il suo volto presentato in una locandina simile a quella de "Il Padrino") e Heurtaux sperava di ripetere gli anni d'oro con l'Udinese, scrive Gianluca Di Marzio, ma purtroppo le due figure ora si rivelano essere pedine a margine del progetto dell'Ankaragucu.

Sezione: Ex gialloblù / Data: Sab 16 marzo 2019 alle 10:00 / Fonte: www.gianlucadimarzio.com
Autore: Anna Vuerich
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