Ok, il prezzo è ingiusto: e non basterà ritoccarlo un pochino, per riuscire a strappare Jorginho al Napoli. E’ tutto codificato, e De Laurentiis ha sostenuto nell’intervista concessa al Corriere dello Sport-Stadio, un principio praticamente scritto nel piano estivo di questo 2018 che sta diventando torrido: «Ho rifiutato quarantacinque milioni più cinque di bonus del City per il regista».
Perché se un sacrificio andrà concesso, per chi non ha clausola ed è dunque legato ai prezzi del mercato, allora sarà indispensabile che ci sia una ragguardevole convenienza: il Napoli «sacrificherebbe» Jorginho, ma esclusivamente dinnanzi ad una proposta dinnanzi alla quale sarebbe imperdonabile resistere.

ALTRI DIECI. Quando è stato pianificato il futuro, negli incontri con Ancelotti, le intenzioni del City erano già abbastanza chiare: il Napoli ha deciso in epoca non sospetta, nell’istante in cui ha avuto percezione che intorno al proprio regista stava per scatenarsi un’asta, di cedere ma solo a caro prezzo: sessanta milioni di euro, prendere o lasciarlo lì. In principio è stato derby, Manchester United o City, poi dalle voci è uscita quest’offerta seria, concreta ed apparentemente irrinunciabile, che ha scosso ma non ha fatto seriamente vacillare De Laurentiis. Se il City vorrà arrivare ad un calciatore che Guardiola ritiene appropriato per il suo tiki taka, bisognerà osare ancora e tanto, aggiungere altri 10 milioni di euro e toccare quella soglia dei 60 milioni di euro che viene ritenuta equa, vantaggiosa e soddisfacente. Il Napoli non indietreggerà, e dovesse farlo si tratterebbe di un passettino, consapevole del valore raggiunto dal proprio centrocampista, divenuto anche centrale di riferimento dell’Italia di Mancini.

PERLUSTRAZIONI. E’ per questo, per non lasciarsi trovare eventualmente scoperto, che poi il Napoli ha cominciato a guardarsi intorno, «studiando» interventi mirati in quella zona del campo: la prima opzione rimane il Sampdoria Torreira, per il quale ci sono già stati appostamenti e appuntamenti, e che Giuntoli ha proposto come idea ad Ancelotti, che ha concesso il proprio sì; e nell’elenco è poi stato inserito il «fiorentino» Badelj, andato in scadenza di contratto e dunque tesserabile a costo zero. Una ipotesi da tenere sempre lì, in attesa degli eventi. Rientra tra i centrocampisti anche Fabian Ruiz del Betis Siviglia, sul quale il Napoli s’è catapultato ed aspetta di chiudere definitivamente: lo spagnolo è più mezzala ma all’occorrenza, volendo, sa anche essere play-maker.

TENTAZIONE. Jorginho l’ha detto: «L’arrivo di Ancelotti a Napoli costringe a riflettere». Annotazione educata e rispettosa, nei confronti del suo eventuale nuovo allenatore, perché anche la stima mostratagli da Guardiola merita le valutazioni del caso e qualche umanissima tentazione. Il City rientra di diritto nel ghota internazionale, uno dei club maggiormente attraenti per fascino tecnico ed anche economico: ad una proposta del genere è complicato, quasi impossibile sottrarsi, e il Napoli lo sa.

DISTANZA. In vicende del genere, in cui si spostano capitali imponenti, ci sono strategia e una buona dose di pazienza da utilizzare: trattativa che resta aperta, nonostante la forbice sia rilevante. Però a certe latitudini si fa in fretta pure a trovare qualche convergenza: De Laurentiis ha già fatto, anche privatamente presente, quale sia la frontiera da avvicinare e il City si è preso il tempo necessario. Il resto, va da sé, lo farà il mercato, che in certe sue fasi e nelle dinamiche sfugge a qualsiasi previsione, tranne una: che c’è sempre un momento buono per chiudere un affare (reciproco).

Sezione: Ex gialloblù / Data: Dom 03 giugno 2018 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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