E' il 29 gennaio e ancora non è arrivata la vittoria. Se il Verona continua così, batterà il record di sconfitte.
A questo punto della situazione, senza nemmeno parlare dell'ipotetica salvezza, bisogna isolare la prima fallimentare parte di campionato e ripartire da zero per poter salvare, quella sì, almeno la faccia.

La squadra deve riuscire a vedere il girone di ritorno come fosse un'entità a sè stante, nuova, in modo da chiudere il pessimo capitolo dell'andata e cominciare a giocare con una diversa mentalità. E' chiaro che i giocatori ce la stiano mettendo tutta, lo si vede ogni domenica, ma quello che li blocca è la paura: appena arrivano davanti alla porta avversaria, gli uomini in gialloblù sembrano perdere le idee, le capacità, i meccanismi di gioco. Sembrano non ricordarsi come si calcia una palla. Blackout.
Vedere una cosa simile tutte le settimane è frustrante, sembra impossibile che giocatori navigati vadano in crisi così facilmente. Forse Delneri e i suoi avrebbero bisogno di allenare anche la loro mente, oltre che il fisico, perché tutto parte dall'autostima e dalla sicurezza che si ha di sè, ed è chiaro che il Verona sia molto debole su quel versante.

La società nel mentre deve lavorare con un altro obiettivo: la B.
Dopo i prestiti che sono stati stabiliti per provare a salvarsi dalla retrocessione, ora bisogna creare una base solida per poter essere in grado di cominciare un nuovo campionato a suon di vittorie.
La società deve permettere al Verona di ripartire con il piede giusto. Non importa se la squadra sarà in B e dovrà lottare per riconquistarsi la A: serve che però ci sia dietro un progetto sicuro e studiato nei minimi dettagli, perché è ciò che (soprattutto) i tifosi si meritano. Ogni domenica cantano, ogni domenica sono pronti alla trasferta in qualsiasi regione e farebbero di tutto per il Verona. Il giusto modo di ricompensarli sarebbe lavorare in maniera seria e con in mente un'idea di futuro.

Domenica si giocherà contro il Torino e molto probabilmente verranno convocati i due nuovi arrivati in casa gialloblù: Samir e Marcone, mentre per Marrone è forse troppo presto. I primi hanno già svolto vari allenamenti con la squadra di Delneri e sono pronti a ripartire da zero in una nuova impresa al sapore di disperazione.
Per la sfida all'Olimpico è tornato a disposizione il capitano Luca Toni e dovrebbe rimettersi in tempo anche il giovane Gollini. Souprayen rimane incerto, mentre Viviani ha ancora parecchio tempo davanti prima del recupero. Dall'infermeria però non è tutto: si è fermato Rebic, uno dei nuovi arrivi, per un problema alla schiena e Romulo ha sorprendentemente preso parte alla partitella contro la Primavera.
Il Torino ha Vives squalificato e Pryima ancora indisponibile, mentre Bruno Peres e Quagliarella probabilmente saranno convocati da mister Ventura.
Domenica per gli scaligeri non sarà facile riuscire a conquistare i 3 punti, ma siccome si continua a ripetere che il calcio è uno sport imprevedibile e il Verona per ora è stato fedele alla sua linea di continue sconfitte, si può sperare che il vento cambi direzione e che finalmente si conquisti la prima vittoria. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 29 gennaio 2016 alle 11:30
Autore: Anna Vuerich
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