Mancano poco più di dieci minuti al termine della partita tra Hellas e Sassuolo quando Alex Ferrari attraversa il campo palla al piede da parte a parte alla vana ricerca di un appoggio da parte di un compagno, sino a terminare la sua corsa in beata solitudine oltre la linea laterale. E’ questo il fermo immagine che più di altri rende l’idea della stato di declino galoppante nel quale versano i gialloblù. La sfida contro il Sassuolo rappresentava una sorta di ennesima “ultima spiaggia” per continuare a credere nelle possibilità di salvezza. Risultato negativo a parte, la prestazione degli uomini di Pecchia è apparsa disarmante sotto tutti i punti di vista. Tralasciando per un attimo i ben noti limiti tecnici - dei quali più volte si è abbondantemente già discusso - ha destato scalpore l’assoluta mancanza di intensità sotto il profilo non solo fisico ma soprattutto caratteriale. Contro la squadra di Iachini si è vista una formazione spenta, abulica, inspiegabilmente priva di ogni ardore agonistico, per di più tatticamente “raffazzonata”, che ha avuto come unico sussulto nell’intero arco di novanta minuti l’occasione fallita sotto misura da Franco Zuculini dopo poco meno di 10 minuti di gioco. Decisamente troppo poco per pensare di mettere in cascina qualche punto.

Fabio Pecchia appare sempre più un tecnico alla deriva, in piena balia delle sue discutibili scelte tecniche e tattiche, totalmente incapace di trasmettere quella decisa sterzata in grado di salvare la stagione. Sedotto e abbandonato dal suo fido mentore Filippo Fusco, continua “furbescamente” a fare orecchie da mercante davanti ad ogni invito di dimissioni, confortato - si fa per dire - dall'ingiustificata fiducia riposta in lui dal sempre più silente Maurizio Setti. Come se non bastasse, al termine dell’incontro è arrivato il. tweet polemico della moglie di Heurtaux,- la bella giornalista Sarah Castellana - che ha reso pubblico il suo desiderio di raccontare chissà quali verità al termine di questa infausta stagione. L'accantonamento del difensore francese dopo il suo presunto rifiuto al trasferimento durante il mercato di gennaio si aggiunge agli addii dei vari Toni, Cassano, Pazzini, Bessa, Albertazzi, per i quali nessuno ha saputo a tutt'oggi fornire spiegazioni plausibili. Di tutto questo, però, ci sarà sicuramente modo di parlarne approfonditamente a tempo debito. Impossibile, comunque, nascondere la polvere sotto il tappeto perchè ci troviamo davanti a preoccupanti segnali di resa quasi incondizionata. 

Confortato dalla matematica - diventata unica sua povera compagna di viaggio - il tecnico di Formia continua a mostrare fiducia sul raggiungimento dell'obiettivo finale. Peccato che in questo sia rimasto desolatamente solo. Nessuno o quasi, infatti, crede più ai miracoli. Le prossime due partite con Genoa - squadra già virtualmente salva - e in casa con la Spal - scontro diretto ad alta posta in palio - diventano a questo punto la nostra vera definitiva “ultima spiaggia”. Tra dieci giorni sul ponte potrebbe già sventolare la fatidica bandiera bianca. Ai gialloblù l’ingrato compito di dimostrare il contrario. 

 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 20 aprile 2018 alle 17:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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