Luca Toni, il grande campione dei mondiali 2006, quello che comincia nel Modena e che poi fa grandi cose al Bayern conquistandosi il titolo di capocannoniere della Bundesliga, quello che davanti alla porta è un toro scatenato che vuole fare gol e che non si risparmia mai.
Il Luca Toni che il 5 luglio 2013 s’imbarca su una nave insolita, quella di un Verona neopromosso in A, facendo faville e diventando il miglior marcatore della storia della squadra.
Il Luca Toni che il 14 dicembre dell’anno successivo segna il gol numero 300, sempre con quel gesto vicino all’orecchio destro e il sorriso di un bambino. Il Luca Toni che ancora non ne ha abbastanza e all’età di 38 anni vince la classifica marcatori con 22 gol in 38 partite.
Oggi Luca Toni ha dato il suo addio al gioco del calcio.

Nella conferenza stampa che ha voluto organizzare, Toni ha parlato dei suoi esordi e del suo modo di fare spontaneo e sincero, ha dichiarato il suo amore eterno per il pallone e detto che non abbandonerà completamente il mondo che è stato la sua vita: intraprenderà una nuova carriera dietro le quinte di qualche squadra, forse proprio quella che l’ha accolto nei suoi ultimi anni come calciatore.
Anche Luca Toni ha appeso le scarpette al chiodo e ha deciso di smettere di giocare. L’ha fatto dimostrando molta maturità, dopo una stagione così sfortunata cominciata male con un grosso infortunio.

Tutta quanti lo immaginavano, ma nessuno voleva crederci.
Quando poi l’annuncio è stato fatto, quando Toni ha detto che quella di domenica sarà la sua ultima partita, la notizia ha colpito chiunque come un secchio di acqua gelida dritto in faccia.
Luca Toni però continuerà a lavorare nel calcio perché quello è il suo pane. Il futuro ha grandi cose in serbo per uno come lui, campione dentro e fuori dal campo di gioco, e sarà bello continuare a vederlo in giro anche se in altre vesti. Grazie di tutto Luca! 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 04 maggio 2016 alle 18:00
Autore: Anna Vuerich
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