Finalmente. Finalmente è arrivata un'altra vittoria, e finalmente il Verona ha giocato riuscendo a divertire tutti. La partita di sabato al Bentegodi è stata un bello spettacolo, e per l'Hellas ha portato anche un ottimo risultato. La squadra ha dimostrato di essere davvero, viva, e che forse la partita contro la Lazio è stata solo un ostacolo lungo il percorso. L'obiettivo salvezza ora appare un po' più concreto, con la Sampdoria quartultima che dista "solo" 7 punti dal Verona.

Le prossime gare saranno a dir poco fondamentali: il Carpi affronterà l'Atalanta, Frosinone e Samp si giocheranno il tutto per tutto tra di loro, il Genoa ospiterà il Chievo, il Palermo andrà a giocarsela col Bologna e il Verona affronterà invece una delicata sfida con l'Udinese in terra friulana.

La squadra di Colantuono non vince da otto partite di fila e l'allenatore ormai non può più contare sulla fiducia da parte della società e pure dei tifosi. Il Verona può, e deve, approfittare di una tale crisi: conquistare altri tre punti vorrebbe dire dimostrare in classifica i miglioramenti che si stanno notando in campo, e tenere aperto concretamente il discorso salvezza. Hallfredsson, grande ex, non sarà della partita poiché squalificato: si tratta quindi anche di una possibile distrazione in meno per i gialloblù. Gli uomini di Delneri devono scendere in campo con la stessa voglia e determinazione con cui l'hanno fatto nella sfida contro il Chievo. Possono farlo, l'hanno dimostrato, e ora non possono tirarsi indietro nel momento forse più importante della stagione.

La partita col Chievo ha mostrato diverse cose che funzionano: un'intesa migliore tra i giocatori, maggior corsa e consapevolezza dei rispettivi ruoli, una difesa con meno amnesie e un centrocampo che si sta facendo via via più solido. La coppia Toni-Pazzini può effettivamente funzionare, e sabato lo hanno dimostrato andando entrambi a segno. Toni sta recuperando pian piano la sua forma, e Pazzini finalmente sta riuscendo ad "ambientarsi" in campo, è più presente, più veloce e si rende più utile. Fares in versione terzino, seppur fuori ruolo, riesce a funzionare in maniera sufficiente, mostrando anche notevoli doti in fase offensiva: il ragazzo può avere un bel futuro davanti a sé. Ionita sta cominciando a prendere le redini del centrocampo, imponendosi con più astuzia e meno irruenza rispetto a prima, migliorando decisamente le sue prestazioni.

Questa vittoria è figlia non solo di un evidente miglioramento tattico e di una mentalità, da parte dei giocatori, più libera e meno oppressa dal pensiero di non riuscire mai a vincere, ma anche di un gruppo molto unito, umanamente e sportivamente, per la causa del Verona: le lacrime di Moras al gol di Ionita allo scadere, sono l'emblema dell' "umanità" presente in questa squadra. Umanità che sta finalmente trascinando il Verona per il verso giusto, sperando questo cammino possa proseguire in questa direzione.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 23 febbraio 2016 alle 11:00
Autore: Giorgia Segala
vedi letture
Print