“La mia carriera? Credo ormai sia arrivato il momento di smettere, vorrei chiudere la carriera con una buona salvezza del Verona.”

Con queste parole ha concluso l’intervista post-partita Luca Toni, che a quasi 39 anni ha annunciato la fine della sua lunga carriera col termine di questo campionato. Il suo augurio è quello di concludere la stagione e il proprio percorso calcistico con la salvezza del Verona, anche se bisogna ammettere che la classifica si fa sempre più preoccupante: la squadra naviga solitaria all’ultimo posto della classifica, a 6 punti; a quattro punti dalla penultima e nove dalla quartultima. L’anno scorso alla 15a giornata si ritrovava al 13° posto a 17 punti, 11 in più di quelli racimolati quest’anno. 

Il cambio tecnico non ha sortito ancora grandi risultati, a Verona, ma è giusto dare tempo al tempo: Delneri è appena arrivato e non si può pretendere che, dopo appena qualche allenamento, il suo calcio venga totalmente assimilato dalla squadra.  Qualche novità si è già potuta vedere nella partita di domenica contro l’Empoli, dove il risultato finale si è rivelato abbastanza bugiardo: si è visto infatti un Verona con una difesa più alta del solito, grintoso, motivato e in grado di mettere spesso e volentieri in difficoltà la squadra avversaria; il migliore in campo per i toscani effettivamente è stato il portiere, autore di parate impegnative e decisive, il quale ha giocato una partita praticamente perfetta. La squadra di Delneri ha creato numerose occasioni, vanificate non solo da uno Skorupski in stato di grazia, ma anche da parecchia sfortuna, contando un palo di Bianchetti e svariati tiri finiti fuori per pochi centimetri. Si è rivisto in campo anche un Luca Toni non ancora al 100% ma in progressivo miglioramento, servito anche maggiormente dai compagni. Ci ha provato in ogni modo, ma il pallone non voleva saperne di entrare. Complici questi fattori, ancora una volta i gialloblù non sono riusciti a portare a casa nemmeno un punto.

La sfida più importante, adesso, consiste nel riuscire a lavorare sullo stato mentale dei giocatori, ormai fragile, condizionato dai risultati che continuano a non arrivare e dall’autostima che, di conseguenza, si fa sempre più debole. Il lavoro di Delneri è appena agli inizi, ma la prestazione della squadra di domenica scorsa fa già ben sperare in vista degli impegni futuri. La prossima sfida sarà determinante, contro un Milan che, attualmente, non sta esprimendo al massimo il suo potenziale. Finora il campo di San Siro non ha mai regalato una vittoria agli scaligeri. Questa volta, però, sarà necessario provare a sfatare questo tabù ad ogni costo.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 08 dicembre 2015 alle 11:00
Autore: Giorgia Segala
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