In riva all’Adige la sofferenza è da sempre un marchio di fabbrica ben consolidato. Non è da meno anche l’attuale campionato, partito sotto i migliori auspici, ma pericolosamente vicino a tramutarsi in un clamoroso fallimento. L’atto finale di questa stagione tra Verona e Foggia ne è stata la prova inconfutabile. Rossoneri obbligati a vincere per allontanare lo spettro della retrocessione e gialloblu altrettanto interessati a mettere in cascina il bottino pieno per evitare di veder sfuggire di mano proprio all’ultimo il passaggio ai playoff. L’andamento del match è stato da cuori forti. Alla rete di Iemmello gli ospiti erano salvi e i gialloblu nel baratro. Al triplice fischio finale, grazie al colpo di coda di un ritrovato Di Carmine, autore di una doppietta, la situazione è stata, invece, completamente ribaltata. Verona ai playoff e Foggia dritto all’inferno.

Finalmente una vittoria ottenuta al termine di una prestazione convincente, almeno sotto il profilo dell’impegno e del carattere, come non si vedeva da tempo. Merito del cambio di conduzione tecnica? Difficile dirlo con esattezza tuttavia è innegabile che l’arrivo di Alfredo Aglietti ha avuto l’effetto di risollevare le sorti di una stagione che stava decisamente prendendo una brutta piega. Il mister di San Giovanni Val d’Arno, ha saputo toccare le corde giuste dei suoi giocatori che hanno sfoderato una cattiveria agonistica che sembrava dimenticata. Trovatisi in svantaggio i gialloblu hanno saputo ribaltare a proprio favore l’incontro gettando, come si suol dire, il cuore oltre l’ostacolo. Più che gli aspetti tecnici o tattici, quindi, è stata proprio questa ritrovata voglia al combattimento la vera chiave di volta che ha permesso al Verona di dare un senso a questa tribolata stagione, quando la stessa era giunta oramai all’epilogo. Lo stesso pubblico, nelle ultime settimane particolarmente ostile nei confronti di società e giocatori, ha messo da parte per un attimo la contestazione, ritrovando con la squadra quell’unità di intenti che non si vedeva ormai da molto tempo e che ha sempre rappresentato uno dei punti di forza del mondo gialloblu.

Certo, non si è fatto ancora nulla perchè la qualificazione ai playoff rappresenta l’obiettivo minimo di una stagione dove l’obiettivo principale era, come tutti sappiamo, ben diverso. C’è un pensiero, tuttavia, che mette tutti d’accordo. Ora inizia un nuovo campionato, con tutti gli annessi e connessi.In queste situazioni, il calcio sa regalare emozioni incredibili, specialmente quando non si parte confortati da favori del pronostico come nel caso dei gialloblu mentre Aglietti avrà dalla sua qualche giorno in più per tentare di metterci del proprio, perfezionando ciò che già veniva fatto bene e cercando di migliorare quelli aspetti dove le lacune sono più evidenti. Lo spirito battagliero ritrovato, comunque, fa ben sperare e questo è già un discreto punto di partenza.

La retrocessione del Palermo, richiesta dalla procura, ha creato infine, un pò di subbuglio su accoppiamenti e date. Gli stessi gialloblu, inizialmente accoppiati allo Spezia, dovranno invece incrociare le armi con il Perugia. Tant’è, a questo punto un avversario vale l’altro. Sabato si parte, invece, in linea con il calendario prefissato senza, almeno sembra, alcun ritardo. Adesso la cosa più importante è partire con il piede giusto. Tutto il resto, almeno per ora, non conta.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 14 maggio 2019 alle 12:00
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
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