La prima risposta, a questa incerta volata d’inverno, è arrivata ieri sera: la Spal non è riuscita ad agganciare la vetta. Il primo posto quindi, com’era prevedibile, sarà sicuramente gialloblù. Se lo giocano stasera Verona e Frosinone, con l’Hellas in vantaggio grazie al 2-0 (doppio rigore di Pazzini alla giornata 6) ottenuto al Bentegodi nello scontro diretto.

Se dunque la squadra di Fabio Pecchia stasera batte il Cesena è aritmeticamente campione d’inverno; se non arrivano i tre punti, bisogna vedere cosa faranno gli uomini di Pasquale Marino a Vercelli. E non pensiate che quel titolo sia solo platonico: per la storia pesa, eccome se pesa.

 

IN PASSATO – Solo il Mantova nel 2005-06, nella storia della B a 22 squadre, pur avendo girato in testa a fine andata, non è salito in A, avendo perso la finale playoff con il Torino. Se vogliamo c’è anche il Genoa 2004-05, che chiuse in vetta l’andata e pure il ritorno, ma venne poi retrocesso per l’illecito col Venezia.

Negli ultimi 12 tornei con questa formula tutti gli altri campioni d’inverno sono stati promossi: chi restando primo (Juve, Lecce, Sassuolo, Palermo, Carpi e Cagliari, quindi le ultime 4 di fila), chi chiudendo al secondo posto (Bologna e Torino) e chi vincendo i playoff (Livorno e Novara).

E se vogliamo tornare indietro, a quello che era un calcio diverso in tutto e per tutto, anche nei due tornei a 22 dal 1948 al 1950 Como e Udinese bissarono il titolo d’inverno e la promozione in Serie A.

 

VERONA FAVORITO – Balzato in vetta a metà ottobre (giornata 9) dopo la partenza a razzo del Cittadella, il Verona ha sempre difeso il primato. Non è stata però quella volata solitaria che si poteva immaginare fino alla giornata 13, quando il 4-1 di La Spezia aveva certificato un indiscutibile strapotere.

Lo slancio dell’Hellas invece è finito lì e da allora ci sono stati tonfi clamorosi (0-4 col Novara, 5-1 a Cittadella) e timide accelerate (solo due vittorie per 1-0 in casa) che hanno comunque consentito di mantenere la vetta, anche se il Frosinone per due volte s’è affiancato: dopo la giornata 15, quando l’Hellas crollava a Cittadella e Cocco firmava con una prodezza il colpaccio a Novara, e dopo il recente turno prenatalizio.

 

FROSINONE DI SLANCIO – Sceso dalla A dopo aver fatto 3 punti in più del Verona, il Frosinone è ripartito crescendo progressivamente (tre sconfitte nelle prime 7 giornate, una nelle altre 13) e arrivando a questa volata più in palla dei rivali.

La pur sofferta vittoria nello scontro diretto con il Benevento ha certificato la solidità della squadra di Marino, aggrappata al secondo posto. Che ha cambiato più volte padrone, ma dopo la giornata 14 è sempre stato del Frosinone (salvo una pausa alla 18 in favore del Benevento) che ha posto così la candidatura alla promozione.

E magari, tanto per cominciare, anche al titolo d’inverno.

Sezione: Copertina / Data: Ven 30 dicembre 2016 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Giorgia Segala
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