Il posto sulla tribuna del Cabassi sarà più o meno lo stesso di quando lì Maurizio Setti, presidente del Verona e carpigiano doc, era uno di casa. Oggi però per la prima volta su quelle poltroncine siederà da avversario di un Carpi con cui nel 2009 iniziò in Serie D la sua avventura nel calcio, al fianco di Stefano Bonacini.

Il patron emiliano sarà al suo solito posto, qualche fila più in alto, e magari i due si scambieranno una stretta di mano. Rimane la stima, ma forse l’amicizia non è più quella di una volta. Colpa delle scorie lasciate dall’ultima volata salvezza di Serie A, che a Udine condannò il Carpi nei 90’ finali mentre il Verona già retrocesso non è riuscito a fermare il Palermo.

 

IL CONFRONTO – Vale però la pena di riavvolgere il nastro per raccontare due personaggi che hanno tanto in comune. Quasi coetanei (classe ’64 Bonacini, ’63 Setti), sposati entrambi con due figli, ex calciatori a livello dilettantistico nelle due squadre un tempo satellite del Carpi (Dorando Pietri e Atletic Carpi), hanno cominciato quasi insieme quella che sarebbe poi diventata un’attività di successo nella moda.

Operaio prima e rappresentante poi Bonacini, ora titolare col socio Roberto Marani del marchio Gaudì; forografo, poi autista-magazziniere Setti, prima di creare il gruppo Antress. Nel 2009 il calcio li ha uniti, quando Bonacini accolse Setti in società. I successi arrivarono subito, col doppio salto dalla D alla Prima divisione, poi Setti nell’autunno 2011 decise di entrare nel Bologna.

 

Oggi sarà un’altra prima volta, quella che porta a sfidarsi al Cabassi (in A la sfida venne giocata a Modena) il Verona capolista in leggera frenata (2 vittorie in 6 gare) e il Carpi che insegue a -6, ma viene da 10 punti in 4 partite.

 

GLI ALTRI – Quello di Setti non sarà l’unico ritorno da brividi a Carpi. Davide Luppi e Luca Siligardi la maglia del Carpi non l’hanno mai vestita, ma abitano in città. Anche Luppi è carpigiano doc, anche se sulla carta d’identità c’è scritto Trescore Balneario. Cresciuto fra Bologna e Sassuolo, nel 2014 fu ad un passo dal Carpi ma poi scelse Modena, da cui è passato in estate al Verona.

Siligardi è invece di Campagnola, Bassa reggiana a 15 km da Carpi, ma da qualche anno ha preso casa in città. Il Cabassi era il suo campo quando nel 2005-06 giocava con la Dorando Pietri in Eccellenza, un anno prima che Bonacini entrasse in società. Anche lui nel gennaio del 2013 sembrava ad un passo dal Carpi, ma il Livorno disse no.

 

Per tutti e tre oggi sarà una Vigilia di Natale da passare a casa. Ma da avversari.

Sezione: Copertina / Data: Sab 24 dicembre 2016 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Giorgia Segala
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