Un punto preso ieri, un punto da prendere giovedì a Cesena e il gioco è fatto: l’Hellas sta tornando in Serie A appena una stagione dopo la retrocessione.

Ma quel Carpi, irriducibile, astuto e scattato in vantaggio ha fatto sudare i ventimila del Bentegodi sino a 8’ dal novantesimo, minuto in cui Ganz jr ha tirato fuori dal suo repertorio di talentuoso attaccante scuola Milan, il colpo che ha permesso ai tifosi locali di presentarsi al bar felici: birra per tutti, offre Fabio Pecchia.

Il giovane allenatore scelto dal presidente Setti ha visto la sua squadra giocare in costante proiezione offensiva contro un Carpi intelligentemente arroccato a difesa prima del fondamentale 0-0 (“Col Novara ci basterà un pari per i playoff”, dirà il tecnico Castori) e poi del destro avvelenato scagliato da Letizia sul finire di un primo tempo caratterizzato dal duello tra Pazzini e il portiere Belec e chiuso da un salvataggio sulla linea dell’esperto Gagliolo, preferito al centro a Romagnoli.

 

SPETTACOLO – Match bellissimo, reso ancora più impegnativo da un sole estivo. L’Hellas ha avuto un costante predominio territoriale, di palleggio e di occasioni ma il Carpi non si è solo difeso. Soprattutto nel primo tempo ha avuto reazioni pungenti grazie alla velocità di Di Gaudio e alla caparbia spinta di un Letizia uomo ovunque.

Sicché quando proprio Letizia ha lasciato partire un destro da fuori area che ha sorpreso nettamente Nicolas (forse coperto), sul Bentegodi è calato un gelo decisamente fuori stagione: se il Frosinone avesse sbancato a Benevento, il Verona sarebbe andato ai playoff.

 

RIMONTA – La ripresa è cominciata con un brutto segnale della sorte: il siluro di Bessa stavolta partito da dentro l’area, ha incocciato l’incrocio dei pali. E poco dopo Pazzini, partito da centrocampo, veniva fermato dalla bandierina del guardalinee Rocca, sicurissimo del fuorigioco. Questione di centimetri, per il Verona non c’era.

Sicché quando Belec ha fermato di nuovo Pazzini con una parata-miracolo, Pecchia ha inserito pure Ganz per dare tutto il peso possibile all’attacco.

Il Carpi si è divorato subito una grossa occasione con Lasagna che invece di tirare cercava l’assist per Mbakogu (recupero di Ferrari), poi Castori ha deciso di rinforzare il proprio dispositivo difensivo.

Ma trenta secondi dopo l’ingresso di Struna, ecco che Siligardi dipinge da destra un cross che plana in area dall’altra parte dove Ganz lo addomestica di petto e lo trasforma in gol calciando subito di destro sul palo vicino, in modo da prendere in contropiede il portiere. Giustizia è fatta, lo ammetterà pure il soddisfattissimo tecnico del Carpi.

Sezione: Copertina / Data: Dom 14 maggio 2017 alle 13:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Giorgia Segala
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