L'ex vice-allenatore dell'Hellas Verona, Roberto Bordin, ha rilasciato un'intervista esclusiva per tggialloblu.it per parlare dei suoi trascorsi nella società di via Belgio e della prossima partita contro il Napoli, la squadra in cui ha militato per anni sia da giocatore che fa allenatore.

"Il mio allontanamento dal Verona? Sinceramente pensavo di restare. Sono rimasto spiazzato quando ho ricevuto la notizia che non ero stato riconfermato. Ho ricevuto una bella botta e ora sto pensando di rimettermi al lavoro", ha affermato Bordin.
Parlando dei trascorsi al Napoli invece ha detto: "Ho giocato in panchina quando siamo andati in Europa con Lippi, erano begli anni quelli. Cannavaro ho visto subito che sarebbe diventato qualcuno, fin da quando è salito in prima squadra dalle giovanili: non guardava in faccia a nessuno".

"Sicuramente il momento più emozionante col Verona l'ho vissuto a Salerno, quando siamo stati promossi in B. Abbiamo lottato duramente, quell'anno, ma anche passare in A è stato bellissimo", ha poi proseguito Bordin parlando degli anni passati al Verona.
"Mandorlini cerca di adattare i giocatori al suo modulo, non il contrario, perché il 4-3-3 è sicuro ed equilibrato, sia in difesa che in attacco", ha detto Bordin di Andrea Mandorlini,"anche se certe volte bisognerebbe adattarsi ai giocatori che si ha a disposizione. Ogni tanto si variava col 3-5-2, ma comunque per Mandorlini è importante avere sempre 3 uomini al centrocampo per avere più possibilità di smistamento della palla durante il gioco".

"Il mio allontanamento non è sicuramente dovuto ai gol presi l'anno scorso per colpa della difesa: quelle sono chiacchiere che lasciano il tempo che trovano.", ha specificato poi Bordin, "Io però non sarei mai andato via perché mi trovo benissimo a Verona, dove infatti vivo tutt'ora. La decisione di finire il contratto è stata unilaterale: la società voleva aria nuova nello staff tecnico e così è stato, infatti si sono anche aggiunte nuove figure. Sicuramente non mi aspettavo sostituissero me, però sono cose che succedono e bisogna andare avanti".

"Questo è un anno duro per il Verona, ci sono stati moltissimi infortuni che hanno dato poche scelte a Mandorlini. Con l'aggiunta di Pazzini però si potrebbe anche pensare ad un 4-3-1-2, e con la fuoriuscita di Nico Lopez e Fernandinho Sala potrebbe anche essere portato più avanti. Ma Luca Toni è stato l'acquisto perfetto per Mandorlini, perché è l'unico giocatore con le sue caratteristiche in Italia e si adatta perfettamente al modo di giocare del Mister, è un giocatore fondamentale per il Verona".

"Tra il Napoli e il Verona c'è una forte rivalità e la partita di domenica prossima sarà quindi una partita sentitissima. Il Napoli è una squadra dall'alto potere offensivo, bisogna stare molto attenti, anche perché quest'anno sta dimostrando grandi cose. Il Verona dal canto suo ha la voglia di rifarsi e tenterà qualsiasi cosa, anche grazie all'aiuto dato dal giocare in casa: il Bentegodi da sempre come aiutare i suoi giocatori".

Sezione: Copertina / Data: Dom 15 novembre 2015 alle 07:00 / Fonte: www.tggialloblu.it
Autore: Anna Vuerich
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