Le sconfitte di Sassuolo e Spal, lo scontro diretto tra Crotone e Udinese. Turno fondamentale per il Grifone di Davide Ballardini che, dopo aver esorcizzato il tabù Ferraris vincendo, per la prima volta da inizio campionato, in Coppa Italia contro il Crotone, giovedì scorso, questa sera è atteso da una tradizione ancor più negativa: quella del Bentegodi contro il Verona. L'ultimo successo risale al 1958, poi il nulla. Ma per i rossoblù, prima di ogni cosa, sarà fondamentale non perdere visto che di fronte troveranno una squadra in salute e in crescita che segue ad appena un punto. Di certo, con l'avvento di Ballardini il Genoa ha svoltato, come dimostrano il successo di Crotone e il pareggio casalingo con la Roma, ma la strada verso al salvezza è ancora molto lunga e questo il tecnico lo sa bene. Tanto da non stancarsi mai di ripetere spesso parole simili ma molto chiare.

CONTA LA "FAME". «Bisogna avere fame e servirà ordine e chiarezza nelle due fasi di gioco - “predica” Ballardini -. La qualità conterà meno. Voglio un Genoa con più consapevolezza, più forza e più determinazione nelle due fasi di gioco. Dovremo essere più attivi nella riconquista del pallone, ma soprattutto più incisivi, profondi e allo stesso tempo semplici quando siamo in possesso di palla. E poi servirà tanta cattiveria». Parole già sentite, ma che hanno fatto breccia in tutta la squadra come la prova di Coppa Italia ha dimostrato. Anche chi fino a ora era stato considerato una seconda linea, ha potuto mostrare il proprio valore mettendosi a disposizione del tecnico. Ballardini, che anche a Verona dovrebbe partire con lo stesso undici visto contro Crotone e Roma, ora sa che girandosi verso la panchina le scelte sono aumentate. Aveva spiegato lui stesso che la gara di Coppa sarebbe stata utile per capire se gli stessi che fanno vedere cose buone in allenamento sarebbero stati in grado di riproporle in una gara vera. Le note liete non sono mancate, a partire proprio dall'autore del gol Migliore, così come un Lazovic sulla via del recupero totale, senza contare gli uomini di centrocampo come Cofie e Omeonga che già con Juric avevano fatto vedere il proprio valore.

BALLOTTAGGIO IN ATTACCO. Questa sera però l’unico vero ballottaggio appare quello in attacco tra Pandev e Lapadula. Il primo ha risposto positivamente quando è stato chiamato in quel ruolo, il secondo sta crescendo sempre di più e l’utilizzo in Coppa nel secondo tempo per consentirgli di incamerare minuti è stato utilissimo. Tutti però con un solo obiettivo: uscire indenni dal Bentegodi per allungare la striscia positiva e salire ancora in classifica.

Sezione: Avversari / Data: Lun 04 dicembre 2017 alle 11:00 / Fonte: Tutto Sport
Autore: Camilla Dalloco
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