Una squadra in crisi, una panchina a rischio e una società sempre in vendita. Gli scenari sono tanti - anche troppi - in casa Sampdoria. Visto che la trattativa col gruppo Vialli continua ad andare a rilento - nonostante la fiducia sull'operazione espressa in questi giorni dall'ex patron doriano Edoardo Garrone - l'attualità riporta soprattutto alle vicende tecniche. Sabato a Verona sarà partita da dentro o fuori per Eusebio Di Francesco, che sa bene di rischiare l'esonero in caso di nuovo risultato negativo dopo aver incassato 5 sconfitte nelle prime 6 partite. Con l'ombra dei possibili sostituti (Iachini e Pioli, visto che Gattuso avrebbe nuovamente rifiutato le avances blucerchiate) alle sue spalle, ora sta al tecnico abruzzese trovare le soluzioni per uscire dalla crisi. Al Bentegodi potrebbe rivedersi la difesa a quattro, non è da escludere il ritorno al 4-3-3 o forse addirittura a un 4-3- 1-2 "giampaoliano", dopo che nelle ultime gare il 3-5-2 aveva fornito comunque qualche spunto positivo. Scontato il ritorno di Alex Ferrari al centro della difesa, da valutare la conferma di Murru a sinistra (scalpitano Augello e Regini) mentre a centrocampo sarà di sicuro out Linetty: il polacco salterà la gara in Veneto per una sofferenza all'adduttore lungo della gamba destra. Uno stop che gli negherà la nazionale, anche se potrebbe permettergli il recupero da qui a Samp-Roma del 20 ottobre. Tra le alternative a disposizione di Di Francesco c'è comunque Barreto. Cauto ottimismo su Gabbiadini (ieri primo test coi compagni), occhio alle chanches di impiego dall'inizio per Bonazzoli al fianco di Quagliarella. A Verona ci sarà anche un nutrito seguito di tifosi doriani (circa 2000) visto lo storico gemellaggio coi sostenitori dell'Hellas. Poi c’è il fronte cessione che resta sempre in stand by. Una trattativa non più in esclusiva - dopo la scadenza della lettera d’intenti firmata tra le parti - ma che sarebbe comunque ancora aperta, come confermato dallo stesso Garrone (garante dei bonus mobili per la Calcio Invest). Resta da capire in quali tempi si arriverà a un accordo o a una rottura definitiva. Ferrero chiede almeno 90 milioni e attende sempre una nuova offerta scritta da parte degli investitori internazionali alle spalle di Vialli. Ma gli acquirenti non paiono disposti ad andare oltre quanto già offerto, ovvero una cifra complessiva intorno ai 75/80 milioni.

Sezione: Avversari / Data: Gio 03 ottobre 2019 alle 11:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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