Roberto Stellone ieri ha parlato in conferenza stampa in vista della partita in casa contro l'Hellas Verona.

"Non dobbiamo fare paragoni con l’anno scorso: dobbiamo essere realisti e pensare al momento. Visti i punti raccolti nel girone di ritorno, è evidente che qualcosa è venuto a mancare rispetto all’andata. I fattori possono essere tanti e per ogni sconfitta c’è un perché. Oggi non facciamo in tempo a capire i motivi, ma il periodo è figlio di tanti aspetti (le scelte non giuste dell’allenatore, la squadra che si allena male, i giocatori in scadenza, i giorni persi con gli inglesi…). Noi però oggi non dobbiamo giustificare niente. Dobbiamo resettare quello che è stato il girone di ritorno e pensare che abbiamo ancora 7 partite a disposizione per andare in A direttamente. Dipende ancora tutto da noi e ci dobbiamo credere.

Domani abbiamo una partita bella, da giocare contro una squadra che verrà qua a viso aperto per cercare di batterci e, o con le buone o con le cattive, dobbiamo portarci a casa la vittoria, perché ci darebbe la spinta e l’entusiasmo che abbiamo perso per via dei risultati.
Domani dobbiamo mettere in campo rabbia, determinazione, come il messaggio che hanno attaccato fuori dal campo i tifosi. Determinazione e rabbia sono quello che servono a una squadra per vincere il campionato.

Il “caso Puscas”? Nessun caso. Il ragazzo è stato poco bene durante la notte e il dottore gli aveva detto di dormire qualche ora in più. È venuto a completare l’allenamento a mezzogiorno e mezza quando la squadra aveva ormai finito. Non abbiamo fatto in tempo noi a cambiare l’orario. Non c’è nessun “caso Puscas”.

Il Verona è una squadra che gioca bene, perché viene da una bellissima partita contro il Brescia. E’ una squadra che dobbiamo attaccare alta. Dobbiamo sapere aspettare, sapere essere cinici, cosa che ci è mancata nella partita di Pescara. Dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre corde e andare oltre l’ostacolo, andare oltre la fatica. Se vogliamo vincere, dobbiamo dare più di quello che abbiamo dato nelle ultime partite.

Non voglio dare la formazione, ma rispetto a Pescara abbiamo cambiato quattro o cinque elementi. Non per demerito, ma perché andiamo a ruotare più giocatori possibili.
Siamo gli stessi che abbiamo fatto 37 punti nel girone di andata e improvvisamente nel girone di ritorno ne abbiamo fatto 10 in meno. Siamo gli stessi, l’allenatore è lo stesso. Oggi, nonostante tutto, siamo ancora lì a giocarcela, e non c’è niente di scritto. Se noi molliamo, diventa più facile per gli altri.

Come abbiamo preparato la partita? Dobbiamo essere attenti alle loro individualità, perché metto il Verona tra le migliori, assieme a noi, al Benevento, al Brescia. Hanno avuto durante l’anno alcuni periodi negativi, ma è una squadra che ha sempre cercato di imporre il suo gioco. Viene da un risultato importante, perché ha fatto un’ottima partita contro il Brescia, quindi è una squadra che davanti ha velocità ed esperienza con Pazzini e Di Carmine. Ha giocatori di qualità come Di Gaudio o come Lee. In mezzo al campo hanno situazioni di palleggio sempre in mano. Dietro hanno struttura, velocità. Quindi sono una squadra completa. Noi non siamo da meno.
Giochiamo davanti al nostro pubblico. Speriamo che ci sia una bella cornice a dare la spinta ai nostri ragazzi a dare qualcosa in più".

Sezione: Avversari / Data: Lun 08 aprile 2019 alle 14:00
Autore: Anna Vuerich
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