La bandiera bianca è ormai pronta per esser alzata sopra la famosa “scaletta” veronese. Dopo il monday night di Genova (3-1, a segno nella ripresa Romulo su rigore, dopo l’immediato vantaggio a inizio gara di Medeiros) la formazione gialloblù è virtualmente in serie B, per una delle retrocessioni più meritate che si ricordino, vista la pochezza espressa sui vari campi e per il caos generato all’interno della società a livello dirigenziale e tecnico. Quella di “Marassi” era l’ennesima ultima spiaggia per un Verona che, a detta di molti, è già retrocesso sul campo da tempo, ma nemmeno la matematica riesce a dare pace ai suoi tifosi, mettendo fine a questa travagliata stagione. Lunedì sera, l’Hellas ha disputato una seconda frazione di gara decisamente migliore della prima, ma proprio nel momento in cui sarebbe potuto accadere il miracolo, ecco la dura legge dell’ex: Bessa segna e condanna i suoi ex compagni, esultando in virtù del non proprio amorevole rapporto avuto con mister Pecchia. Poi, ad arrotondare il risultato, una magia di Pandev, con un pallonetto da cineteca.

«Meglio non guardare la classifica. È evidente che siamo con un piede in B»: così ha dichiarato Alessio Cerci, uno degli uomini su cui la dirigenza scaligera aveva puntato per tentare di mantenere una categoria ora sempre più lontana. Il calendario da qui a fine stagione metterà di fronte al Verona la partita interna di domenica con la Spal, le due trasferte di Milano col Milan e di Torino con la Juve, nel mezzo l’altra sfida casalinga contro l’Udinese. Chissà, però, se saranno proprio i biancazzurri a dare subito il colpo di grazia, in una domenica che si prospetta molto calda sotto più punti, considerato che al “Bentegodi” il popolo locale manifesterà ancora una volta il proprio disappunto per le ultime vicissitudini. I padroni di casa tenteranno di salvare la faccia, rimandando il ko definitivo ad altra data, e per questo l’impegno che dovrà mettere la Spal sul campo dovrà essere massimo. 

Sezione: Avversari / Data: Mer 25 aprile 2018 alle 14:00 / Fonte: La Nuova Ferrara
Autore: Davide Bellocchio
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