Riecco Marco Parolo dopo la sosta ai box in Europa League causa turnover.
Domani sera, il maratoneta (media di 12.031 chilometri percorsi: in A, meglio solo Pulgar del Bologna) del centrocampo della Lazio sarà smistato in regia per sostituire lo squalificato Leiva. Una soluzione che non dipende solo dalla sua esperienza quanto da una duttilità tattica alimentata da spirito di sacrificio al servizio della squadra.
Così il 33enne di Gallarate è diventato l’alternativa al brasiliano dopo che sino alla prima giornata di questo campionato quel ruolo era stato di Luis Alberto, poi rivelatosi più incisivo nella trequarti.
Contro il Verona lo spagnolo verrà comunque arretrato a centrocampo, proprio nella posizione solitamente occupata da Parolo per assicurare una fonte ispirativa in più alla manovra, che, secondo le indicazioni degli ultimi allenamenti, potrà contare sul ritorno di Felipe Anderson in prima linea.

LEADER - In questo campionato Parolo ha saltato soltanto una partita (trasferta col Genoa, per squalifica). Poi, praticamente a tempo pieno: out solo nei minuti finali con l’Udinese. Per Inzaghi è un pilastro sul campo, ma anche un riferimento per la sua personalità. «Non dobbiamo pensare di essere belli e bravi, così si perdon le partite. Lotteremo per la Champions fino a maggio», ha avvisato dopo lo stop di Napoli, seguito poi da quello di Bucarest.
Domani la Lazio cercherà di tornare, dopo 3 k.o. di fila, alla vittoria che le darebbe il quarto posto col sorpasso all’Inter.
Parolo ritroverà il Verona da ex (gol decisivo nel colpaccio laziale di 2 stagioni fa): nel 2008-09, nell’allora Serie C, la tappa gialloblù lo portò dal Foligno al Cesena in B. Nella sua regia del posticipo dell’Olimpico ci saranno riflessi d’orgoglio legati a quell’esperienza e il volante della Lazio sarà ben saldo nelle sue mani.

Sezione: Avversari / Data: Dom 18 febbraio 2018 alle 11:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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