La Juve è un capitolo chiuso: davanti al Toro c’è soltanto il Verona. Walter Mazzarri chiede alla squadra di canalizzare la rabbia post-derby per migliorare le prestazioni. E per mettere punti in cassaforte, ovviamente. L’Hellas è avversario di cui è bene non fidarsi e il tecnico alza la guardia: «Giochiamola come se fosse una finale – è l’input di Mazzarri -. Il Verona è reduce da buone prestazioni in cui ha perso punti immeritatamente, ho cercato di farlo capire in tutti i modi ai ragazzi. Sappiamo quali saranno le difficoltà e spero che i miei giocatori abbiano recepito tutti gli insegnamenti della settimana.
Scorie da derby? Ho lavorato per liberare la mente, ho toccato tutti i tasti a mia disposizione
».

GARANTE
Mazzarri non vuole sorprese, e allora avanti con un altro messaggio ben chiaro: «Io sono il garante peri tifosi: i giocatori con me devono dare il massimo, sempre e comunque, altrimenti sono io il primo a toglierli. Ovviamente giocando con raziocinio perché fare gesti sbagliati penalizza la squadra: io voglio il clima da battaglia, ma da battaglia sportiva».
Il messaggio è chiaro e chiama al sacrificio tutta la truppa: «Ljajic? I ragazzi che alleno devono incarnare lo spirito dell’allenatore, e quindi giocare entrambe le fasi in un certo modo. C’è chi lo capisce prima e chi dopo. Credo che, in queste sei settimane di lavoro insieme, Adem abbia capito quello che voglio: gli ho parlato e quando me lo dimostrerà tornerà a giocare perché non ho preclusioni nei confronti di nessuno».

CABALA
Il Toro che oggi chiede al Verona i tre punti ha la possibilità di allungare ulteriormente la striscia positiva in trasferta: l’ultima sconfitta è datata fine ottobre a Firenze, da allora i granata hanno centrato una vittoria (sulla Lazio) e cinque pareggi.
La statistica, a Mazzarri, interessa fino ad un certo punto, come i suoi precedenti ostici con le veronesi: dalla sconfitta col Chievo che allontanò il suo Napoli dallo scudetto, al pareggio contro l’Hellas ai tempi dell’Inter, che nel novembre 2014 rappresentò la sua ultima panchina nerazzurra prima dell’avvento di Mancini. «Alla cabala io non credo. E poi questa è un’altra storia, adesso sono al Toro e penso soltanto al Toro».
Oltre a Edera (botta al piede) e Molinaro (frattura del perone), i granata oggi dovranno rinunciare anche a Bonifazi: il giovane difensore è finito k.o. causa un problema muscolare che andrà verificato nelle prossime ore e che gli farà saltare lo stage azzurro in programma da domani a Coverciano. Ballottaggio Acquah-Baselli: potrebbe spuntarla il ghanese.

Sezione: Avversari / Data: Dom 25 febbraio 2018 alle 10:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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