Un Genoa di corsari questo guidato da Ballardini: dopo Crotone, bottino pieno anche al Bentegodi. Sei punti che sommati al pari casalingo con la Roma portano il vascello rossoblù lontano dai marosi. Laddove rimane (e balla soprattutto il suo comandante, com’è normale) un Verona che nel primo tempo fa di più sul piano della manovra e nella ripresa accusa però i contropiede degli ospiti, che con Rigoni (63’) e Biraschi (92’) avrebbero potuto arrotondare il punteggio. Insomma, i gialloblù hanno tenuto di più il pallone ma senza graffiare, i rossoblù sono stati più concreti e pericolosi in zona tiro.

IL REDIVIVO A togliere la sfida dalla ghiacciaia (barometro sotto zero) ci ha pensato il vecchio Pandev in collaborazione con il talentuoso Taarabt. Ultimi secondi di recupero della prima frazione, ilredivivo Pandev lancia in profondità Taarabt in fascia mancina in leggerissimo fuorigioco (il Var dirà che non c’è). Giunto sul fondo, l’attaccante mette un rasoterra in mezzo per Bertolacci che è leggermente avanzato rispetto al passaggio e quindi non può indirizzarlo verso la porta. Anzi, il suo tocco è quello di un difensore che rinvia, solo che la sfera arriva giusto addosso a Pandev, in arrivo dalle retrovie: e qui l’esperto macedone non sbaglia controllo e diagonale di destro.

BATTAGLIA Il Verona affronta la ripresa col piglio di chi si sente beffato. Pecchia, privo del Pazzo (infortunato) si era inventato Cerci punta centrale (non male, ma a sprazzi) organizzandogli intorno una formazione camaleonte, capace di passare a vari sistemi tattici ma incapace di far male causa latitanza in zona gol di Valoti (il trequartista, poi sostituito) e l’evanescenza degli esterni Verde e Bessa. La produzione della ripresa è tutta nel mancino di Cerci respinto in tuffo da Perin (58’).

CALMA E GESSO Ballardini ha mantenuto i tre difensori centrali per una sola punta incurante della supremazia numerica che si creava in mezzo al campo, in parte neutralizzata da Rosi, molto attivo sulla sua corsia e capace anche di spingere,a differenza di Laxalt, bloccato dietro dal dinamismo di Verde. Nonostante la prestazione super di Buchel, che spezzava e ripartiva anche in slalom da applausi, i padroni di casa non sono riusciti a impensierire Perin peri mancati inserimenti centrali di Valoti e la scarsa vena dei due piccoletti piazzati sugli esterni. Così nella ripresa, con ampi spazi a disposizione, il Genoa è cresciuto sul piano della costruzione e con Pandev e Taarabt ha messo in condizioni di tiro facile prima Rigoni e poi Biraschi, entrato per puntellare la retroguardia.

Entrambe le conclusioni si sono perse a lato, ma intanto il Genoa ha vinto il match.

Sezione: Avversari / Data: Mar 05 dicembre 2017 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Giorgia Segala
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