LA PARTITA Buona la prima per il Padova. L’undici di Bisoli esce dal Bentegodi con un punto di spessore anche in considerazione del fatto che il Verona è accreditato a recitare il ruolo della favorita nel campionato cadetto. Ma certamente Padova pericoloso e combattivo che per almeno un’ora di gioco è stato migliore degli avversari, correndo a doppia velocità rispetto ai gialloblù. Che passano in vantaggio con un calcio di punizione, ma si fanno raggiungere da Ravanelli e rischiano di soccombere al calcio pratico ma efficace della truppa di Bisoli. Ritardo di condizione evidente per l’Hellas, centrocampo quasi sempre messo sotto, attaccanti in sordina. Non parte bene la formazione di casa, che poi nella ripresa si rianima grazie anche ai cambi, e che qualcosa di buono lo fa vedere. Ma la formazione biancoscudata è organizzata, regge bene e grazie ad un prodigioso intervento di Merelli nel finale su Pazzini esce con un pareggio assolutamente meritato.

L’OCCASIONE DI CONTESSA Come da copione un derby è una partita difficile da interpretare. I ritmi cosi all’inizio sono decisamente lenti. Partita bloccata in avvio. Il Verona tiene il possesso della palla, ma fatica a tirare in porta. A scuotere il match la prima ghiotta occasione che è di marca ospite. Padova infatti pericolosissimo al 19’. Cross di Zambataro per Contessa che calcia al volo in area indisturbato. La palla sfiora il palo: brividi per Silvestri e per tutto il Bentegodi.

PALLE INATTIVE La soluzione può arrivare dalle palle inattive e le reti sono frutto proprio di due punizioni. Al 23’ Almici pesca il jolly. Gran punizione dell’esterno difensivo gialloblù con palla che scavalca la barriera, sbatte sulla traversa e poi si insacca in porta. E così l’Hellas, dopo un inizio difficoltoso, passa in vantaggio. Ma il Padova è squadra solida, non affonda, anzi. Patavini subito pericolosi. Henderson perde palla e ne approfitta Capello che calcia davanti a Silvestri: ottimo l’intervento del portiere di casa che evita il pareggio, rimandato di poco. Minuto 35’, calcio di punizione biancoscudato, palla in area calibrata da Clemenza e Ravanelli è il piu’ veloce di tutti e lasciato colpevolmente solo, trafigge Silvestri in spaccata. Sarà l’entusiasmo per il pari ma nel finale di frazione la squadra di Bisoli gioca meglio rispetto ad un Verona lento e macchinoso, tant’è che la palla gol è ancora per gli ospiti. Clemenza sfiora il sorpasso con un gran tiro: palla che sfiora il palo alla sinistra di Silvestri.

DECISIONE SBAGLIATA Nella ripresa ancora Padova pericoloso sin dall’avvio con Grosso che corre ai ripari togliendo gli impalpabili Henderson e Ragusa per Zaccagni e Gustafson. Il Padova trova il gol, bello, con Bonazzoli ma l’assistente giudica l’attaccante in fuorigioco. I dubbi restano, anzi il gol visto in tv appare regolare. Il Padova si dimostra più compatto, corre decisamente di più e meglio. Caracciolo ci prova senza fortuna al 29’, pallone che si perde sul Mon Aug 27 05:01:41 2018 2 fondo sulla punizione di Colombatto. Gialloblù che al 37’ arrivano al tiro con Laribi, ribatte male Merelli, il pallone arriva a Gustafson che non riesce però a dare la giusta potenza e precisione alla conclusione che termina tra le braccia del portiere del Padova. Ci prova due minuti più tardi Laribi, tiro preciso ed angolato che obbliga Merelli al calcio d’angolo.

INTERVENTO DECISIVO Terzo ed ultimo cambio per i gialloblù, con Pazzini al posto di Matos. Scaligeri pericolosi con un colpo di testa di Caracciolo su punizione da destra di Almici. Il Verona è pericoloso nelle mischie e sfiora il vantaggio ancora con Caracciolo, ma la palla gol più ghiotta se la crea Pazzini proprio allo scadere del recupero. Di Carmine spizza, Pazzini si inventa una gran girata all’angolino con Merelli che si allunga e devia. Giusto così, Padova certamente promosso.

Sezione: Avversari / Data: Lun 27 agosto 2018 alle 08:00 / Fonte: Gazzettino di Padova
Autore: Anna Vuerich
vedi letture
Print