Eccola, la prima di Walter Zenga da allenatore del Venezia. Arriva dopo una settimana piena di lavoro, in cui il nuovo allenatore arancioneroverde ha studiato, preso appunti, corretto e cercato di aggiustare. Nella testa più che nelle gambe, perché problemi fisici all’interno della squadra non sembrano essercene. Al punto che nella lista dei convocati manca solo Pinato, oltre ad Andelkovic (squalificato), ma compaiono sia Geijo che Bruscagin, entrambi reduci da una settimana tribolata.
Le carte sono scoperte per modo di dire, perché Zenga si limita a dire che «utilizzerò la difesa a quattro», ma non chiarisce altro. E, per esempio, rimane in dubbio quale posizione occuperà Falzerano. In settimana il miglior centrocampista della serie B 2017-2018 è stato provato sia da mezzala che da attaccante esterno a destra. Difficile capire cosa abbia in mente Zenga. Al momento sembra leggermente più probabile che venga schierato un tridente Citro-Litteri-Di Mariano, con Falzerano a centrocampo accanto a Schiavone e Suciu. Ma i ballottaggi ci sono in tutti i reparti, forse ad esclusione della difesa, dove l’assenza di Andelkovic e le condizioni fisiche non perfette di Bruscagin risolvono diversi ballottaggi.

«In pratica non faccio mai allenamenti a porte chiuse — sorride a denti stretti Zenga — e non c’è nulla di segreto. Non ho mai pensato che ci fosse qualcosa di particolare da nascondere. Potrei dare la formazione subito ma la do sempre un’ora e quaranta prima del fischio d’inizio ai ragazzi perché trovo giusto che tutti rimangano sul pezzo fino alla fine. Con la tecnologia si fa tutto in cinque minuti, si possono svelare anche i particolari. Posso dire che di sicuro non ci sarà Andelkovic squalificato, invece abbiamo un bravo staff medico che magari ci farà recuperare anche gli acciaccati».
La dichiarazione è del mattino alle 9,30: dopo la rifinitura in effetti Geijo e Bruscagin compaiono fra i convocati. E un assist a Zenga arriva pure dall’amico Filippo Inzaghi, che nella conferenza stampa prepartita di Bologna-Torino serve una dedica all’Uomo Ragno: «Ho tanti amici al Venezia e spero che la squadra si riprenda presto con Walter Zenga».
Oggi, alla stessa ora di Venezia-Verona, i rossoblù giocheranno contro il Torino ma Inzaghi dopo due anni – e una promozione dalla C alla B – alla guida del club di Joe Tacopina ha comunque parlato dell’avvicendamento sulla panchina della sua ex squadra: «Mi spiace per Vecchi, perché quando va via un allenatore è una sconfitta un po’ per tutti, ma penso che il Venezia nei giocatori abbia valori morali per riprendersi al più presto».

Fabio Grosso, dal canto suo, non abbassa la guardia e rilancia. «Il Venezia ha appena cambiato allenatore e ritroverà entusiasmo — spiega — questo è un campionato di valore e noi dovremo essere bravi a limare qualche dettaglio perché sarà importante uscire dal campo con un risultato positivo, che ci manca da due partite. Ci vorranno attenzione e determinazione per fare una grande partita. Nel nostro gruppo, tutti hanno le qualità per far sì che il Verona possa essere protagonista in questo campionato, tutti hanno la volontà di creare una squadra forte». I dati della prevendita non sono entusiasmanti, ma la società spera in un’impennata dell’ultim'ora, mentre i tifosi dell’Hellas, com’era prevedibile, hanno esaurito i biglietti a loro disposizione (1.532 in totale) in meno di 24 ore. Insomma, i contenuti agonistici sono già in vetrina, ora la parola passa al campo. Per capire se il dopo-Vecchi inizierà o meno per il verso giusto.

Sezione: Avversari / Data: Dom 21 ottobre 2018 alle 08:30 / Fonte: Corriere del Veneto
Autore: Anna Vuerich
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