Un autentico terremoto, che scuote la notte tra giovedì e venerdì a Venezia. Il ritorno del presidente Joe Tacopina ha prodotto la tanto attesa svolta sulla panchina arancioneroverde. Via Stefano Vecchi, assunto con un contratto triennale l’estate scorsa e dentro nientemeno che Walter Zenga. Che per la prima volta allenerà in serie B dopo essere retrocesso lo scorso anno alla guida del Crotone.
L’Uomo Ragno, dunque, è il «medico» chiamato al capezzale del Venezia per risollevare una squadra penultima in classifica e che non è riuscita ad assimilare le idee dell’ex allenatore della Primavera dell’Inter. Da un ex nerazzurro, dunque, a un altro. Zenga, che si trovava a Dubai, è stato contattato nelle u l t i m e o re da Tacopina che, appena rientrato in Italia, ha dato il via a una serie di consultazioni, finendo per orientare le proprie attenzioni sull’allenatore milanese. La fumata bianca è arrivata nella notte fra giovedì e venerdì. Le prime indiscrezioni sono uscite dopo mezzanotte, pochi minuti dopo un post su Instagram «galeotto» di Zenga, che aveva inserito lo stemma arancio neroverde fra le «storie» del social media cancellandolo subito dopo, ha dato le conferme che la società non aveva voluto fornire. E la svolta è stata quindi completa.

E così Tacopina, sconfessando in un certo senso se stesso e quanto dichiarato dopo l’addio di Filippo Inzaghi, è stato costretto suo malgrado a prendere atto che la squadra non seguiva più Vecchi. «Quando ho incontrato Vecchi — sentenziava il presidente il 15 giugno, atto primo ufficiale del nuovo corso — ci ho messo trenta minuti per capire che era l’allenatore giusto. Molti mi hanno telefonato dicendo di apprezzare la mia decisione. La telefonata che ho ricevuto che mi ha fatto più piacere è di un ex giocatore dell’Inter, che mi ha detto che avevo fatto la scelta migliore possibile. La prima cosa che mi ha colpito e che non dimenticherò mai è che Vecchi mi disse che a Venezia avrebbe potuto fare qualcosa di straordinario». Purtroppo per Tacopina non è stato così. In sei partite Vecchi ha ottenuto appena quattro punti, frutto di una vittoria (Spezia), un pareggio (Livorno) e quattro sconfitte (Padova, Benevento, Lecce e Perugia). Troppo poco anche per chi, come il presidente, aveva cercato di difenderlo in ogni modo. E così, pur con grande sofferenza, ha proceduto al ribaltone, limitandosi come previsto al cambio di allenatore senza toccare l’organigramma dirigenziale. In particolare, erano state smentite già prima di ieri le voci che volevano in discussione pure il diesse Valentino Angeloni.
«È con cuore pesante che oggi prendo questa decisione — ha dichiarato il numero uno arancio neroverde — per me Stefano Vecchi è prima di tutto e soprattutto una grande persona, di grandi qualità e integrità morale. Credo che l’attuale posizione del Venezia non sia imputabile solo ed esclusivamente al suo operato. A volte purtroppo il calcio non ti lascia scelta e il modo più veloce ed incisivo per cambiare rotta, è quello di cambiare l’allenatore. Auguro a mister Vecchi e al suo staff un brillante futuro, lo merita e sono sicuro che sarà così». Non una dichiarazione di circostanza a quanto si intuisce, come spesso succede in circostanze simili.

La decisione è stata comunicata all’ormai ex allenatore arancio neroverde nella tarda serata di giovedì, il tutto mentre Zenga prendeva il primo aereo utile per l’Italia da Dubai, dove si trovava prima della svolta. Poi nel pomeriggio il primo allenamento al Taliercio, questa mattina allo store M9 in via Poerio a Mestre la presentazione ufficiale.
Del gruppo attuale, Zenga conosce soltanto Nicola Citro e Maurizio Domizzi, ha parlato alla squadra e ha fatto capire piuttosto chiaramente che giocherà con il 4-3-3. Ventuno anni fa se ne andò sbattendo la porta da Padova, dove aveva scelto di chiudere la carriera da portiere, per trasferirsi ai New England Revolution di Alexi Lalas: «Adesso la finiranno di vomitarmi addosso parolacce ogni domenica», dichiarò prima dell’addio.
Ora riparte, per la prima volta in B, dalla rivale storica di quel Padova, che ha ottenuto l’unica vittoria della stagione proprio contro il Venezia. Quando si dice il destino.

Sezione: Avversari / Data: Sab 13 ottobre 2018 alle 09:30 / Fonte: Corriere del Veneto
Autore: Anna Vuerich
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