La notte di Bucarest ha rilanciato Felipe Anderson. Segnali di risveglio, di fantasia e motivazioni ritrovate.
Quasi quaranta minuti con rabbia e le accelerazioni di una volta: non ha trovato il gol, dopo aver spaccato la Steaua con un bel cambio di passo da centrocampo, ma ha creato occasioni, è stato pericoloso, ha fatto rivedere bagliori del suo talento.
Quanto serve alla Lazio oggi per riprendere a segnare ed essere imprevedibilità usando l’arma del dribbling. La squalifica di Leiva, però, non basterà per cambiare l’assetto della Lazio e aggiungere un fantasista sulla trequarti.
Inzaghi non ha intenzione di arretrare Luis Alberto, è convinto di uscire dalla crisi confidando nelle certezze e negli automatismi che avevano prodotto risultati sino alla fine di gennaio. In un momento di difficoltà, peraltro, è auspicabile conservare gli equilibri a centrocampo come ha dimostrato la partita persa in casa con il Genoa. La Lazio non aveva brillato, ma sino a quando aveva giocato con Murgia accanto a Leiva e Milinkovic non si era sbilanciata e non aveva rischiato come invece è successo nel finale.

Nelle due partite migliori tra le ultime cinque (con il Milan in Coppa Italia e con la Steaua) e nel primo tempo con il Napoli, la Lazio è rimasta compatta e squadra mantenendo il proprio assetto. Dunque appare favoritissimo Murgia per la sostituzione di Leiva. All’Arena Nazionale l’ex capitano della Primavera è stato uno degli interpreti più brillanti. Di Gennaro è appena tornato nel gruppo e dovrebbe rientrare nella lista dei convocati dopo oltre tre mesi. I segnali di Felipe Anderson devono essere interpretati nella direzione giusta. Il brasiliano può entrare in corsa e servirà nella partita di ritorno con i romeni.
Se conserverà questa intensità e voglia, metterà in difficoltà Inzaghi e soprattutto Luis Alberto. Lo spagnolo è rimasto a Roma, ha recuperato le energie e si è potuto allenare, ora deve tornare a incidere e fare la differenza. Nell’ultimo mese si è visto poco. Un gol al Chievo e poco altro.

DUBBIO. Il massiccio turnover in Europa League prelude a diversi altri cambi per il Verona. E il match di ritorno con la Steaua cadrà ad appena 72 ore di distanza dal posticipo. Inzaghi, è ovvio, ha due formazioni in testa. Domani torneranno De Vrij, Radu, Marusic, Lulic, Parolo, Luis Alberto e Immobile nel blocco dei titolari. Sei novità rispetto a Bucarest. C’è un dubbio nel reparto difensivo e il ballottaggio sembra aperto tra Wallace e Luiz Felipe. Poi vedremo con quali difensori Inzaghi cercherà di indovinare la rimonta con la Steaua.

Sezione: Avversari / Data: Dom 18 febbraio 2018 alle 08:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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