Non usa mezzi termini il club manager rossoblù Marco Di Vaio per capire quanto ha bruciato la sconfitta di Crotone: «Speriamo che i ragazzi siano arrabbiati - ha detto a margine della presentazione dell'iniziativa BFC senza barriere - Per noi l'importante è che la squadra prenda coscienza della sconfitta di Crotone. Non è tollerabile da parte del club in un momento importante e delicato come questo. Insieme ai ragazzi c'era un progetto: fare un salto di qualità. E la partita di Crotone andava interpretata soprattutto da questo punto di vista. Poi nel calcio sappiamo tutti che si può vincere o perdere, ma l'interpretazione di una gara così importante non poteva essere quella e il ritiro è la conseguenza di quella interpretazione».

Difficile che una società parli in maniera così esplicita di ritiro punitivo. Ma la sintesi del discorso è chiara. Sono finiti gli alibi e non è più tollerabile che sia solo Donadoni ha sobbarcarsi gli strali di critica e tifosi.

Devono essere i giocatori per primi ad assumersi le proprie responsabilità. Ecco che lo stesso Bologna mette la squadra non solo sotto accusa, ma al centro dell'attenzione. Sono loro che hanno tradito la fiducia di tutti, sono loro che ne devono uscire.

Anche perché la disamina del dirigente va avanti senza troppi giri di parole e guarda all'impegno con il Verona proprio come una risposta del gruppo: «Vogliamo che si prepari al meglio questa partita di domenica perché vincendo si potrebbe chiudere il discorso salvezza. In secondo luogo c'è la necessità di svoltare subito dopo una brutta interpretazione e di guardare alle ultime partite con un pensiero diverso».

L'idea dell'ex centravanti rossoblù è proprio quela di non dover pensare di essere ancora invischiati nella zona salvezza con partite complicate.

Ecco il motivo del ritiro, chiudere proprio domenica, davanti al proprio pubblico, con la curva Bulgarelli già esaurita, una pratica che ai rossoblù in tutta la stagione è sembrata molto lontana e che non può divenire un pensiero proprio sul filo del traguardo finale.

Ecco perché Di Vaio ha concluso il suo intervento guardando specialmente al Milan, alla Juventus, ma pure alle trasferte a Genova con la Sampdoria o al Cagliari, che sta cercando punti salvezza: «L'impegno è necessario - ha ribadito - perché in questo finale ci saranno incontri complicati».

La necessità di questa assunzione di responsabilità, a dire il vero, era cominciata subito, quando al termine della partita De Maio si era accusato immediatamente della rete subita, affermando di essersi perso la marcatura ed aver lasciato completamente libero l'avversario.

Ed è la motivazione per la quale non si è svolta ieri la festa al club rossoblù di Zocca. Il Bologna e il Centro Bologna Clubs hanno provato a trovare insieme una soluzione che per motivi di calendario e organizzativi non si è potuta concretizzare.

Infine il Bologna ha inviato un messaggio di cordoglio per il grave lutto familiare che ha colpito un giocatore indimenticabile come Mimmo Maietta.

Sezione: Avversari / Data: Gio 12 aprile 2018 alle 09:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Giorgia Segala
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