Questa mattina, a Milanello, Gattuso per prima cosa verificherà le condizioni di Suso, sostituito ieri nella ripresa contro il Verona dopo una serie di falli, ignorati dall’arbitro Pasqua, uno dei quali gli ha procurato un problema muscolare da valutare in vista della finale di Coppa Italia di mercoledì in programma all’Olimpico di Roma contro la Juventus. Comunque questo Milan ha trovato nel suo nuovo presidente, Yonghong Li un prezioso talismano. Anche ieri, presente in tribuna d’onore per la quinta volta da un anno a questa parte, ha portato fortuna alla sua squadra: il suo personalissimo «score» è di 4 vittorie e un pareggio (nel derby). Fra l’altro la sua presenza appare certa anche nella finale di Coppa Italia...

GATTUSO. I rossoneri si sono congedati ieri sera dal terreno di San Siro incitati dai 50.000 tifosi partecipi del successo contro il Verona che inneggiavano alla Coppa Italia. Gattuso non è certo insensibile al fascino di un trofeo che da calciatore ha già vinto nel 2003 in abbinata alla Champions League con il Milan allenato da Ancelotti.
«Tutti noi vogliamo la Coppa Italia, però ci troveremo davanti una grande squadra - ha spiegato il tecnico - La Juve ha qualcosa in più, dobbiamo fare la partita perfetta, giochiamo contro una squadra che è protagonista da tantissimi anni, ma arriviamo bene a questo appuntamento». La diagnosi sul problema di Suso appare abbastanza circoscritta. Gattuso non è pessimista: «Ha preso una piccola botta, una “vecchietta” (ginocchiata; ndr) alla coscia».

POSITIVITÀ. A differenza del successo (2-1) ottenuto nel turno precedente a Verona, il tecnico rossonero ieri dopo la partita è apparso più sereno e fiducioso: «In settimana durante gli allenamenti avevo visto una squadra più libera e la dimostrazione si è avuta contro il Verona».
Ma resta sempre un «vizietto» che Gattuso non tollera: «Perdere punti con le piccole è un problema che il Milan ha da qualche anno. È una questione di mentalità. Nel secondo tempo al 25' abbiamo staccato la spina e abbiamo fatto di tutto per farli segnare».
Per fortuna del Milan la traversa di Romulo e il gol di Lee non hanno avuto seguito... Çalhanoglu è diventato uno degli idoli di Gattuso che ha avuto il merito di valorizzarlo ed esaltarlo in pochi mesi. «È un 10 atipico, abbina qualità a quantità, è un 10 che ci sta a pennello nel calcio moderno - ha assicurato Rino - È un valore aggiunto per questa squadra, ha grandi margini di miglioramento, sia mentali che fisici».

Sezione: Avversari / Data: Dom 06 maggio 2018 alle 10:15 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Anna Vuerich
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