Gian Paolo Gasperini arriva di corsa in sala stampa. Vispo e sorridente va subito al nocciolo della questione. «Credo che con questa Atalanta ci fosse poco da fare,anche se all'inizio mi sono arrabbiato con i miei».Perchè? «Semplice. Dopo aver avuto la fortuna di andare in vantaggio, non abbiamo fatto più le cose che sapevamo. Siamo stati un po' leziosi e non va bene. Basta un episodio a volte per riaprire la gara. Il Verona ci è andato vicino». Eccolo il «martello» che tutti i suoi giocatori, compresi gli ex, conoscono. L'Atalanta ha il carattere e la personalità di mister Gasperini. «Vi ringrazio» dice, «ma la qualità è la loro. Il Papu e Ilicic quando stanno bene sono devastanti ma loro devono ripiegare ed aiutare». L'Hellas aveva impressionato di più Gasperini all'andata. «Quel 3 a 0 è stato bugiardo» ricorda, «i gialloblù avevano la possibilità di farci male con Kean e meno male che non l'hanno fatto. Qui al Bentegodi forse hanno sbagliato la gara ma per merito della mia squadra. Loro avevano fatto grandi cose nel derby e con il Toro. Non vinci in serie A se non hai la qualità e la forza per farlo. Avevo chiesto grande attenzione ai miei perchè i gialloblù erano in condizione. Attaccarli subito è stata una buona scelta». le mettono in pratica. Gasperini se ne va insieme all'Atalanta fra gli applausi di qualche sportivo gialloblù. La sua squadra ha dato lezione di calcio anche al Bentegodi. Per l’Hellas è stata una batosta sulla quale meditare. 

Sezione: Avversari / Data: Lun 19 marzo 2018 alle 09:30 / Fonte: L'Arena
Autore: Ilaria Lauria
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