Erano ultimi dettagli, ma alla fine ha prevalso il buon senso e tutti gli “step” sono stati superati. Rolando Maran si è accordato col Chievo e sarà il prossimo allenatore del Cagliari.
Una volata “tirata” da Juric, ma che l’ex-tecnico del Chievo si è aggiudicato in virtù dell’alta considerazione riposta in lui da patron Giulini, poco propenso a rifondare la rosa. Meglio evitare ribaltoni e perseguire un progetto tattico sulla falsariga delle ultime stagioni. Maran ha un segno di riconoscimento indelebile: lo schema col trequartista. Quel 4-3-1-2 sempre adottato in rossoblù da coloro che lo hanno preceduto. Con risultati non altisonanti, ma che hanno consentito al Cagliari di galleggiare. Anche nell’anno della promozione dalla B (2015- ‘16), dopo la sciagurata “gestione-Zeman” che condusse alla retrocessione con vari avvicendamenti in panca, l’allora mister Rastelli non si discostò dal solito canovaccio.

Maran arriva in Sardegna facendo leva su un biennale da 600 mila euro circa a stagione, più “bonus”. Un esborso economico di relativa portata per una società come il Cagliari, che deve far quadrare i conti. La società rossoblù è chiamata ad onorare gli impegni per la costruzione del nuovo impianto che nascerà sulle ceneri del vecchio Sant’Elia e risparmiare sulla compravendita di giocatori e salario del tecnico è sicuramente cosa buona e giusta. A livello di rinforzi i primi sondaggi sono stati fatti, anche se timidamente, dopo le “dritte” dell’allenatore: Castro del Chievo sarebbe ben accetto, visto che è una sorta di luogotenente di Maran che lo ha avuto anche nella precedente esperienza a Catania. Interessa pure il perugino Samuel Di Carmine, impegnato nei playoff per salire in A. Ma poi i nomi cominceranno ad inseguirsi, come da prassi consolidata.

A Cagliari tuttavia non vi sarà rivoluzione: potrebbe partire Farias, mentre l’altro brasiliano, Joao Pedro, avrà la sua chance da settembre in poi, quando terminerà la squalifica per doping. Sarà quindi Maran a stabilire le conferme dei “reduci”, ma la linea societaria è per l’adeguamento della rosa e non per far piazza pulita. Qualche giovane potrebbe andare a far esperienza altrove (Han e Deiola), mentre Barella non è sicuro vada via. La ricerca spasmodica di un regista da affiancare a Cigarini o prenderne addirittura il posto ha comunque la prevalenza. Il tutto con una speranza nel cassetto: evitare le ansie della stagione appena conclusa.

Sezione: Altre squadre / Data: Dom 03 giugno 2018 alle 13:00 / Fonte: TuttoSport
Autore: Anna Vuerich
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