La serie A di nuovo alle prese col doping. Dopo il caso di Fabio Lucioni, capitano del Benevento sospeso per un anno per la positività al clostebol riscontrata lo scorso 22 settembre, dopo la gara col Torino, è il turno di Joao Pedro. Compleanno amaro per il 26enne attaccante brasiliano del Cagliari, sospeso ieri in via cautelare dalla prima sezione del Tna in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura nazionale antidoping. A mettere nei guai il giocatore due controlli effettuati da Nado Italia nelle scorse settimane e in cui sono state trovate, nel campione dell’attaccante rossoblù, tracce di un diuretico vietato, l’idroclorotiazide. La prima positività di Joao Pedro risale all’11 febbraio scorso, al termine di Sassuolo-Cagliari 0-0 in cui è rimasto in campo per tutta la durata della partita. Sei giorni dopo, nella trasferta del Bentegodi che ha visto la squadra di Lopez cedere 2-1 al Chievo, nuovo test e stesso esito per il brasiliano, uscito al 24’ della ripresa per lasciare spazio a Sau. L’attaccante, che in questa sua quarta stagione al Cagliari ha raccolto fin qui 21 presenze e 5 gol, finora non si è pronunciato a riguardo ma la società ha preso posizione, schierandosi al suo fianco. In una nota ufficiale il Cagliari dichiara: «Appresa con stupore la notizia, auspica che venga fatta quanto prima chiarezza sulla vicenda, ponendosi a totale disposizione delle autorità preposte per la pronta risoluzione della questione. La società ha assoluta fiducia nella buona fede e correttezza del calciatore». Ma perché sono vietati i diuretici: «I diuretici servono a diluire le urine, quindi possono coprire qualsiasi cosa: per questo il loro uso è stato proibito agli atleti», spiega il professor Carlo Tranquilli, specialista della scienza e medicina dello sport e in passato consulente di varie federazioni sportive. «Per motivi terapeutici», aggiunge, «può essere chiesta un’esenzione ma viene autorizzata in pochissimi casi». E in giornata è scoppiato anche il giallo De Vrij, il difensore della Lazio e della nazionale olandese. Tutt’altra vicenda rispetto a quella del brasiliano del Cagliari, ma il centrale biancoceleste non si è presentato davanti alla Procura antidoping della Nado Italia, che lo aveva convocato ieri pomeriggio alle ore 16 negli uffici di Palazzo H, al Foro Italico. Al suo posto si sono presentati due medici della Lazio: il procuratore Pierfilippo Laviani ha però ribadito di voler ascoltare il calciatore olandese, come da convocazione, in relazione ai controlli antidoping successivi alla partita Lazio-Verona dello scorso 19 febbraio. La Procura di Nado Italia ha inoltre ricevuto una mail da parte dell’avvocato di De Vrij, che ha richiesto un rinvio dell’audizione chiedendo i termini temporali per la difesa: il calciatore sarà ascoltato la prossima settimana. 

Sezione: Altre squadre / Data: Sab 10 marzo 2018 alle 12:15 / Fonte: L'Arena
Autore: Ilaria Lauria
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