Giocate e poi vedremo. Questo il messaggio che arriva dalla Lega di C, con la benedizione della Federcalcio.
"La Lega Pro conferma che nel prossimo turno di campionato - si legge nella nota - si disputeranno tutte le gare in programma. Dobbiamo ripristinare la regolarità della competizione, fermi e impregiudicati i diritti delle società che ancora oggi vedono pendenti i loro giudizi".
Di regolarità per la verità ora ce n'è poca, ma ora si chiede alle società che hanno subito un danno ingentissimo da parte del Palazzo un atto di responsabilità: tornare in campo. L'Entella non voleva farlo, ma davanti al possibile assurdo di un 3-0 a tavolino, la riflessione ha portato alla decisione di presentarsi in campo.
"Domenica prossima scenderemo in campo contro il Pisa perché la Serie C ci impone di giocare, pur sottolineando che la disputa della gara non compromette un'eventuale riammissione nel torneo dove meritiamo di stare. Di certo l'Entella continuerà la sua battaglia - si legge nel comunicato del club - siamo vittime di una grande ingiustizia, abbiamo diritto a stare in Serie B, essendoci stata una sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, cioè la Cassazione della giustizia sportiva, che ha detto che l'Entella deve essere riammessa nel campionato cadetto. Una sentenza esecutiva dello scorso 19 settembre che non è mai stata ottemperata. Un fatto molto grave che configura un danno enorme".

L'Entella s'adegua (il 18 settembre aveva giocato l'unico match, con il Gozzano), ma non s'arrende. La richiesta scritta fatta alla Lega Pro di rinviar ela gara con il Pisa è stata seguita da una risposta scritta nella quale c'è un passaggio interessante. La Lega di C conferma l'obbligo di scendere in campo ma dice anche che "la disputa della gara non pregiudica comunque l'eventuale riammissione al campionato di Serie B". Andate in campo il 4 novembre, si dice all'Entella, e se poi il 6 il Tar dovesse confermare il vostro diritto a giocare in Serie B ne riparleremo. 

Intanto la Lega Pro è pronta a votare Francesco Ghirelli alla presidenza, martedì. "Bisogna prendere il pallone e rimetterlo al centro del campo. E' una cosa semplice, che di questi tempi sembra complicatissima, quasi impossibile".
Ghirelli è uomo di sport, non un burocrate. "Apprezzo la risposta di grande nobiltà e di altrettanto senso di responsabilità e sportività del presidente Gozzi che ha dato il via libera per giocare. Quello che ha dovuto subire l'Entella - dice Ghirelli - non è un torto, è una vera vergogna, ma lo è per tutte le squadre coinvolte in questa vicenda. Non si può arrivare all'ultima tappa del Giro d'Italia e strappare la maglia prevista. Si poteva e si doveva pensare prima a fare in modo diverso. Qualcuno ha sbagliato di grosso".

Sezione: Altre squadre / Data: Gio 01 novembre 2018 alle 15:00 / Fonte: Il Secolo XIX
Autore: Anna Vuerich
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